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Approvata l’autonomia differenziata: le reazioni politiche

La Camera approva il disegno di legge con polemiche e proclami

Approvata l’autonomia differenziata: le reazioni politiche

La Camera ha approvato definitivamente il disegno di legge sull’autonomia differenziata con 172 voti favorevoli, 99 contrari e un astenuto, dopo una lunga seduta notturna. Le opposizioni hanno protestato cantando l’inno di Mameli e sventolando il tricolore, mentre la Lega ha esposto le bandiere regionali.

Il provvedimento contiene le disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario, come previsto dall’articolo 116, terzo comma, della Costituzione. Il testo approvato alla Camera è identico a quello votato dal Senato in prima lettura.

Il disegno di legge sull’autonomia differenziata è composto da 11 articoli e non implica automaticamente il trasferimento delle competenze alle Regioni. Esso stabilisce le regole per la divisione dei poteri e delle prerogative tra Regioni e Governo.

Le Regioni potranno ottenere l’autonomia differenziata su 23 materie, tra cui salute, istruzione, sport, ambiente, energia, trasporti, cultura e commercio estero. È previsto che l’attribuzione di funzioni riferibili ai diritti civili e sociali sia vincolata alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep).

Le intese Regione-Stato avranno una durata massima di dieci anni e potranno essere riviste. Il presidente del Consiglio potrà limitare l’oggetto del negoziato ad alcune materie. Il Governo dovrà definire i livelli essenziali delle prestazioni entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge.

Una modifica approvata dal Senato prevede che le risorse garantiscano gli stessi livelli essenziali delle prestazioni su tutto il territorio nazionale, con proporzionalità e perequazione per i territori con minore capacità fiscale per abitante.

Sono stati approvati quattro ordini del giorno di Forza Italia che chiedono la sospensione dei negoziati con le Regioni fino alla definizione dei Lep con la legge delega prevista dal ddl. Il Governo potrà sostituirsi agli organi delle Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni in caso di inadempienze rispetto a trattati sovranazionali o pericoli per la sicurezza pubblica.

Roberto Calderoli, promotore del provvedimento, ha espresso la sua commozione per l’approvazione del ddl, definendola il coronamento di anni di battaglie politiche della Lega. Calderoli ha sottolineato l’importanza dell’autonomia differenziata per ridurre i divari territoriali e promuovere l’unità del Paese.

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha commentato l’approvazione del provvedimento come un passo avanti per un’Italia più forte e giusta, mentre Matteo Salvini ha sottolineato l’importanza dell’autonomia per un Paese più efficiente e moderno.

Dall’opposizione, Elly Schlein del Pd ha criticato il provvedimento definendolo divisivo e generatore di diseguaglianze. Giuseppe Conte del M5S ha annunciato la continuazione della lotta contro il disegno di legge, mentre Angelo Bonelli di Verdi e Sinistra ha condannato l’accordo tra Meloni e Salvini definendolo un oltraggio alla storia della Repubblica Italiana.

approvazione ddl autonoia differenziata. A destra le opposizioni (foto LaPresse) a sinistra la LEga (screen da video X)
approvazione ddl autonoia differenziata. A destra le opposizioni (foto LaPresse) a sinistra la LEga (screen da video X)
lega esulta dopo ddl autononia - foto Riccardo Molinari Fb
LaLega esulta dopo ddl autononia – foto Riccardo Molinari Fb

Staff
  • PublishedJune 19, 2024