Hamas e Hezbollah: Tensioni in Medio Oriente
Analisi sulle sfide di Israele contro Hamas e le minacce di Hezbollah
Hamas è considerata impossibile da debellare non solo perché è un’organizzazione terroristica, ma anche perché rappresenta un’idea radicata nella società palestinese. Questa è stata la dichiarazione del portavoce dell’esercito israeliano (IDF), Daniel Hagari, durante un’intervista a Canale 13, scatenando una forte reazione da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu. Hagari ha sottolineato che chiunque prometta l’eliminazione totale di Hamas sta fuorviando l’opinione pubblica, poiché senza un’alternativa credibile, l’organizzazione continuerà a esistere a Gaza.
Contrariamente alle intenzioni di Netanyahu, che ha identificato Hamas come obiettivo principale della rappresaglia dopo il massacro del 7 ottobre, Hagari non ritiene realistica la prospettiva di sradicare completamente l’organizzazione. Il governo israeliano, infatti, ha definito la distruzione delle capacità militari e di governo di Hamas come uno degli obiettivi della guerra in corso, un compito che le IDF stanno affrontando attivamente.
La tensione si è acuita ulteriormente con la situazione al confine tra Israele e Libano, dove il rischio di un’escalation totale è sempre più imminente. Israele ha recentemente avvertito Hezbollah riguardo alla possibilità di una guerra totale, in seguito alla diffusione di un video di 9 minuti, presumibilmente girato da un drone, che mostra posizioni militari e civili in diverse città israeliane, tra cui Haifa.
Hezbollah ha chiarito che il video rappresenta solo il primo episodio di una serie, evidenziando le proprie capacità militari e il controllo del territorio nemico. Questo messaggio ha innescato discussioni in Israele riguardo alla possibilità di un’eventuale invasione del sud del Libano, con voci sempre più forti che si levano a favore di un’azione decisa (qui l’articolo completo sulle tensioni con Hezbollah).
