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Accuse di Scisma a Monsignor Viganò: Il Caso Svelato

Le Accuse, le Contestazioni e le Reazioni nel Caso Viganò

Accuse di Scisma a Monsignor Viganò: Il Caso Svelato

È monsignor Carlo Maria Viganò ad essere accusato del delitto di scisma, come dimostra la convocazione ricevuta dal dicastero per la Dottrina della Fede della Santa Sede, esposta sul suo profilo X. Nella lettera di convocazione, l’ex Nunzio apostolico negli Stati Uniti è invitato a presentarsi per prendere nota delle accuse e delle prove relative al presunto delitto di scisma di cui è accusato.

Viganò ha dichiarato di essere stato informato tramite una semplice email dell’avvio di un processo penale stragiudiziale a suo carico, con l’accusa di aver commesso il reato di scisma. Gli viene contestato di aver negato la legittimità di Papa Francesco, di aver interrotto la comunione con lui e di aver rifiutato il Concilio Vaticano II. Il prelato considera le accuse mosse contro di lui come una questione di onore, sostenendo che esse confermino le posizioni da lui difese in molteplici occasioni.

Secondo Viganò, l’accusa di mettere in discussione la legittimità di Jorge Mario Bergoglio e di rifiutare il Concilio Vaticano II è significativa poiché, a suo dire, il Concilio rappresenta un grave problema ideologico, teologico, morale e liturgico, con la Chiesa sinodale bergogliana come sua necessaria metastasi.

Nei mesi scorsi, Viganò è stato riconsacrato lefebvriano da monsignor Richard Williamson, vescovo inglese ordinato illecitamente da monsignor Marcel Lefebvre, il quale fu scomunicato dalla Chiesa cattolica nel 1988 dopo aver fondato il gruppo ultratradizionalista noto come Società sacerdotale San Pio X.

Monsignor Williamson è stato condannato nel 2019 per negazionismo dalla Corte europea dei Diritti dell’Uomo a causa di un’intervista del 2009 in cui negava l’esistenza dei forni crematori nei campi di concentramento nazisti.

Viganò ha espresso più volte critiche severe nei confronti del pontificato di Papa Francesco, definendolo “falso pastore e servo di Satana” in relazione alla decisione del Vaticano, avallata dal Papa, di concedere benedizioni alle coppie omosessuali.

Il segretario di Stato Parolin ha commentato che monsignor Viganò ha assunto comportamenti sui quali deve rispondere. Parolin ha sottolineato che è normale che la Dottrina della Fede stia conducendo le indagini necessarie per approfondire la situazione, offrendo a Viganò la possibilità di difendersi. Personalmente, Parolin ha espresso dispiacere per l’accaduto, riconoscendo l’operato di Viganò come un grande lavoratore fedele alla Santa Sede, un esempio quando ricopriva il ruolo di Nunzio apostolico, ma ha dichiarato di non sapere cosa sia accaduto.