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Italia approva decreto per materie prime critiche e transizioni verde e digitale

Misure urgenti per garantire approvvigionamento nazionale e ridurre dipendenza estera

Italia approva decreto per materie prime critiche e transizioni verde e digitale

Il governo italiano ha approvato un decreto legge volto a garantire un approvvigionamento nazionale sufficiente di materie prime critiche per le transizioni verde e digitale, riducendo la dipendenza da paesi terzi come la Cina. I ministri Adolfo Urso e Gilberto Pichetto hanno presentato le misure urgenti in Consiglio dei ministri, ottenendo il via libera.

Il decreto mira a allineare l’Italia all’European Critical raw materials act, regolamento europeo per approvvigionamenti sicuri e sostenibili. Stabilisce regole e tempi per valutare progetti di estrazione e riciclo di materiali fondamentali per le transizioni verde e digitale, e per l’industria della difesa e aerospaziale.

Il testo prevede un’analisi della domanda e dei fabbisogni italiani, monitorando le catene di approvvigionamento e incentivando l’offerta di materie prime. Si avvia un Programma nazionale di esplorazione, si semplificano le procedure autorizzative e si rafforza il Fondo nazionale del made in Italy. Si prevede anche un sistema di monitoraggio in caso di perturbazioni dell’approvvigionamento.

Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica istituirà un punto unico di contatto per l’estrazione e il riciclo di materie prime critiche, mentre un comitato tecnico sorveglierà le scorte e predisporrà un piano nazionale ogni tre anni.

Il decreto affronta anche la questione dei finanziamenti e delle royalty per le concessioni minerarie di progetti stranieri, che contribuiranno al Fondo sovrano per il Made in Italy. Si prevede un regime di royalty simile a quello del petrolio in Basilicata, con una percentuale tra il 5 e il 7% divisa tra Stato e Regioni.

Il ministro Urso ha sottolineato l’importanza di semplificare gli iter autorizzativi per i progetti strategici, evidenziando l’importanza delle materie prime critiche presenti sul territorio italiano.

Urso aveva già sottolineato l’importanza di tornare alle miniere, considerando che in Italia sono presenti diverse materie prime critiche in miniere inattive da decenni. Il decreto promuove anche il riciclo delle risorse presenti nei dispositivi elettronici, con il potenziale di coprire una parte significativa del fabbisogno annuale di materie prime strategiche.

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