Cronaca

Il coraggio di una giovane vittima: storia di abusi e ricerca di giustizia

Una testimonianza coraggiosa che dà speranza alle vittime di abusi

Il coraggio di una giovane vittima: storia di abusi e ricerca di giustizia

L’orrore vissuto da una giovane ragazza, oggi 27enne, a causa degli abusi subiti da suo fratellastro, è emerso durante il processo per violenza sessuale aggravata a cui l’uomo è attualmente sottoposto. La vittima ha raccontato di essere stata costretta a subire violenze sessuali continue da quando aveva solo sei anni fino all’età di 17 anni. Il fratellastro, undici anni più grande di lei, approfittava della sua vulnerabilità, sfruttando il fatto che i genitori della ragazza erano separati e che spesso si trovavano soli in casa con la nonna. La giovane, incapace di ribellarsi, si sentiva costretta a subire gli abusi in diversi luoghi della casa, come la cameretta e il divano, mentre il fratellastro le rivolgeva parole di adulazione per manipolarla.

Il sostentamento economico della famiglia dipendeva proprio dal fratellastro, un imprenditore edile di 38 anni che attualmente risiede in Abruzzo. La vittima, dopo anni di silenzio e sofferenza, ha finalmente trovato il coraggio di denunciare i terribili fatti alla polizia nel 2019, dopo aver confidato la sua storia alla madre e al fidanzato. Il processo si sta svolgendo davanti al collegio penale presieduto dalla giudice Francesca Grassi, con la difesa dell’avvocato Andrea Natalini.

Durante le udienze, sono stati ascoltati i primi testimoni dell’accusa, tra cui la madre della vittima, il suo ex fidanzato e un’amica. La madre ha dichiarato di non essersi mai accorta degli abusi, credendo che i due si volessero bene come fratelli. Tuttavia, ha ricordato un episodio in cui la figlia, visibilmente turbata, menzionò il nome del fratellastro prima di andarsene sbattendo la porta. La vittima ha cercato di far confessare il fratellastro, organizzando un incontro in cui il fidanzato era nascosto e durante il quale l’uomo avrebbe ammesso le sue colpe, anche se la registrazione dell’evento è stata successivamente cancellata.

La giovane donna è rappresentata come parte civile nel processo dall’avvocato Stefano Luzi, e la prossima udienza è fissata per il 19 settembre. La sua testimonianza coraggiosa e la ricerca di giustizia sono un segno di speranza per tutte le vittime di abusi, che trovano la forza di denunciare e combattere per ottenere giustizia.