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Polemiche sulle Olimpiadi invernali 2026: disboscamenti e costi

Le critiche e le incertezze legate alla costruzione della pista da Bob a Cortina

Polemiche sulle Olimpiadi invernali 2026: disboscamenti e costi

Oggi, domenica 23 giugno 2024, è andata in onda una nuova puntata di Report su Rai 3, condotta da Sigfrido Ranucci, che ha presentato quattro nuove inchieste. Tra queste, si è parlato del parlamentare Antonio Angelucci, della presenza della ‘ndrangheta nell’Arena di Verona, delle Olimpiadi invernali del 2026 e della Farmacia dei servizi.

La prima polemica scatenata sui social media, in particolare su X (ex Twitter), è stata generata dal servizio dedicato ai Giochi olimpici invernali che si terranno dal 6 al 22 febbraio 2026 a Milano e Cortina d’Ampezzo. Le critiche si sono concentrate sul disboscamento e sui costi di manutenzione della pista da Bob. Vediamo insieme cosa è emerso durante la trasmissione in diretta.

L’inchiesta si è focalizzata sui disboscamenti effettuati a Cortina per la costruzione della pista da Bob in vista delle Olimpiadi invernali del 2026 e sui relativi costi di gestione. Si è partiti dalla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) nazionale, un documento recentemente presentato che sembra non contemplare la pista da Bob né i disboscamenti a Cortina, compresi quelli in zone protette. Questo solleva dubbi sulla presenza di una valutazione strategica adeguata. Attualmente i lavori sono ancora in corso e devono essere completati entro marzo 2025. In caso di ritardi, le gare di Bob potrebbero essere spostate in Austria, suscitando reazioni negative sui social media.

Le preoccupazioni riguardano anche i costi di manutenzione dell’impianto, stimati in 1,4 milioni di euro all’anno. Il 14 maggio scorso, la Giunta regionale del Veneto ha approvato un accordo per la ripartizione di tali spese, ma sembra che non ci sia chiarezza su chi debba effettivamente contribuire. Inoltre, l’Italia ha già investito 118 milioni di euro solo per la costruzione della pista da Bob.

Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, ha dichiarato che la regione è pronta a partecipare alle spese, ma sembra esserci incertezza sul coinvolgimento dei comuni confinanti. La giornalista ha evidenziato la mancanza di volontà da parte di alcuni enti locali a contribuire finanziariamente, mentre Zaia ha sottolineato la necessità di un impegno concreto da parte di tutti i soggetti coinvolti. La questione sui finanziamenti rimane ancora irrisolta.