Cronaca

Inchiesta sul traffico di sostanze dopanti legato ai tumori negli sportivi

Scoperto vasto traffico di anabolizzanti con arresti a Roma, Milano e Bolzano

Inchiesta sul traffico di sostanze dopanti legato ai tumori negli sportivi

Una maxi inchiesta partita da Bolzano ha portato alla scoperta di un vasto traffico di sostanze dopanti, collegato a numerosi casi di tumori tra gli sportivi. I carabinieri del Nas di Trento hanno eseguito 7 ordinanze di custodia cautelare, coinvolgendo sei uomini e una donna, con arresti a Roma, Milano e Bolzano.

A Milano è stato individuato un deposito contenente oltre duemila confezioni di anabolizzanti, con un valore stimato di circa centomila euro se vendute. Al centro del traffico sembra esserci un bodybuilder e personal trainer, operante in una palestra frequentata da giovani, che raccoglieva le ordinazioni dai clienti e organizzava l’acquisto delle sostanze tramite spedizioni anonime.

Il traffico avveniva attraverso una catena di spedizioni, con nomi falsi sia come mittente che come destinatario per evitare controlli. Un collaboratore si occupava della gestione dei pagamenti in contanti da parte dei clienti. Le spedizioni partivano principalmente da Roma, ma dopo l’intervento dei carabinieri, il gruppo ha spostato le attività a Milano.

I militari del Nas hanno individuato una coppia che inviava pacchi in tutta Italia con nomi falsi, con la complicità di un titolare di un negozio di spedizioni. Il giro d’affari mensile di ciascun centro spedizioni si aggirava tra i 55 mila e i 65 mila euro, con un’intensa attività di invio di pacchi contenenti sostanze dopanti.

Le perquisizioni hanno coinvolto non solo le abitazioni degli arrestati, ma anche palestre a Bolzano e le residenze di amici e fidanzate, dove venivano nascosti soldi, anabolizzanti e carte di credito intestate ad altri per ricevere pagamenti illeciti.