Cibi Ultra Processati: Effetti Nocivi e Proposte di Regolamentazione
Il nutrizionista Carlos Monteiro propone etichette di avvertimento simili al tabacco
I cibi ultra processati stanno diventando sempre più comuni nelle nostre tavole, ma la comunità scientifica riconosce sempre di più i loro effetti nocivi. Durante l’ultimo congresso mondiale sull’obesità a San Paolo, lo scienziato Carlos Monteiro ha proposto l’idea di etichette di avvertimento sui cibi ultra processati, simili a quelle presenti sul tabacco, per informare i consumatori sui potenziali danni alla salute. Questi alimenti subiscono numerose lavorazioni industriali per garantirne la conservazione a lungo termine e il consumo veloce, ma spesso contengono grassi saturi, sale, zuccheri, coloranti, conservanti, additivi e insaporitori, con una scarsa presenza di fibre e nutrienti.
Carlos Monteiro, nutrizionista brasiliano, ha osservato per la prima volta gli effetti negativi dei cibi ultra processati negli anni ’90. Nonostante il calo del consumo di zucchero in Brasile, i casi di diabete di tipo 2 e obesità sono aumentati significativamente, attribuiti alla diffusa presenza di cibi pre-confezionati. Monteiro ha coniato il termine “cibi ultra processati” e ha proposto una classificazione degli alimenti in base a questi criteri. Attualmente, circa l’80% della dieta delle persone più giovani e meno abbienti nel Regno Unito e negli Stati Uniti è composta da cibi ultra processati.
Questi alimenti possono avere fino a 32 effetti avversi sulla salute, come confermato da uno studio recente pubblicato sul British Medical Journal. Il consumo abituale di cibi ultra processati aumenta il rischio di malattie cardiache, diabete, cancro e disturbi mentali come ansia e depressione. Un altro studio del 2022 ha evidenziato un aumento del 30% del rischio di sviluppare il tumore del colon a causa di questi alimenti.
Monteiro ha proposto di tassare i cibi ultra processati e apporre avvertenze sulle confezioni, simili a quelle del tabacco, poiché entrambi possono causare malattie mortali e morti premature. Tuttavia, non tutti concordano con questa proposta, poiché la definizione di cibo ultra processato non è univoca e gli effetti variano tra i diversi tipi di alimenti. Alcuni ricercatori ritengono che siano necessari ulteriori studi clinici per valutare appieno gli effetti nocivi di questi alimenti.
È evidente che l’educazione alimentare corretta, a partire dalle scuole, è un’urgenza che non può essere più ignorata di fronte alla diffusione sempre maggiore dei cibi ultra processati.