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Maltrattamento e uccisione di una nutria a Orzinuovi: il caso e le conseguenze

La violenza inflitta all'animale scuote la comunità e solleva questioni legali e ambientali

Maltrattamento e uccisione di una nutria a Orzinuovi: il caso e le conseguenze

Un uomo di 72 anni di Orzinuovi è stato rinviato a giudizio per aver maltrattato e ucciso una nutria durante il mercato settimanale del 13 ottobre scorso. Le immagini del brutale gesto, filmate da alcuni passanti e diffuse in rete, hanno portato all’individuazione dell’indagato da parte della procura della Repubblica.

Secondo la legge, le nutrie possono essere contenute, ma non con metodi crudeli o senza necessità. L’uccisione con un bastone da passeggio, come avvenuto a Orzinuovi, costituisce il reato di maltrattamento di animali, punibile con l’arresto fino a due anni e una multa di 45mila euro. La Leal, lega antivivisezionista, ha denunciato il caso alle forze dell’ordine e si costituirà parte civile insieme alla Lega nazionale per la difesa del cane durante l’udienza predibattimentale fissata per il 16 ottobre 2025.

Gian Marco Prampolini, presidente della Leal, ha condannato la violenza inflitta all’animale e ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra giustizia e associazioni per i diritti degli animali per garantire giustizia e rispetto per tutte le specie.

La nutria è stata uccisa con violenza durante il mercato settimanale di Orzinuovi, mentre scorrazzava tra le bancarelle. Le immagini del cellulare di un passante hanno immortalato il brutale gesto, suscitando indignazione e proteste sui social network. L’autore del gesto rischia fino a due anni di carcere e una multa di 45mila euro per maltrattamento e uccisione di animali.

Un frame del video pubblicato sui social
Un frame del video pubblicato sui social

Va precisato che la nutria è considerata una specie invasiva, dannosa per l’agricoltura e soggetta a campagne di eradicazione. La regione Lombardia ha stanziato fondi per un piano triennale di contenimento e abbattimento delle nutrie, che danneggiano le coltivazioni e mettono a rischio la stabilità dei corsi d’acqua scavando tane e cunicoli.

Nel 2024 sono stati stanziati 385mila euro per la provincia di Mantova, 59mila per Brescia, 12mila per Cremona, 7.900 euro per Pavia e 7.500 euro per Bergamo. Il piano prevede abbattimenti selettivi, l’utilizzo di gabbie-trappola, il censimento degli animali e l’individuazione delle tane per contrastare l’espansione della popolazione di nutrie.