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Giuseppe Cruciani: tra polemiche e libertà di espressione

Il conduttore de La Zanzara affronta temi controversi e difende il diritto di parlare senza censure

Giuseppe Cruciani: tra polemiche e libertà di espressione

Giuseppe Cruciani, noto personaggio dello spettacolo, conduce il programma La Zanzara su Radio24, affrontando tematiche legate al sesso, complotti, politica e altro ancora. Spesso entra in conflitto con gli intervistati, ma talvolta esprime solidarietà, generando scontri con David Parenzo, suo collega. Tra i dibattiti più accesi, quello su Vannacci, le elezioni e il successo del generale.

Cruciani, in un’intervista al Corriere della Sera, ha parlato dell’ascesa della Lega, di Giorgia Meloni e del suo libro “Via Crux – Contro il politicamente corretto”, definendolo una chiamata alle armi contro le limitazioni del linguaggio. Critica la catalogazione LGBTQ+ e difende il diritto di esprimersi senza censure.

Nonostante le polemiche sul suo linguaggio, Cruciani sostiene di non essere omofobo, ma di difendere la libertà di espressione. Afferma che i tribunali stanno diventando strumenti del politically correct e critica il linguaggio inclusivo, definendolo totalitario.

La Zanzara, per Cruciani, ha uno scopo sociale: raccontare politica, polemiche, fatti del giorno e accogliere una parte della società spesso emarginata. Il programma offre spazi di comicità e dibattiti su temi controversi.

Cruciani parla della sua famiglia, della figlia con cui non discute del programma, della compagna e dei genitori. Rivela che il padre è morto prima dell’esplosione de La Zanzara e che la madre inizialmente si vergognava delle sue posizioni.

Sul tema del sesso, Cruciani lo trasforma in argomento di discussione, affrontando anche tematiche delicate come la prostituzione. Racconta di una quasi esperienza omosessuale da giovane e delle sue opinioni sull’immigrazione clandestina.

Il conduttore ricorda momenti drammatici del programma, come il caso Barilla e le discussioni sul covid. Ammette di aver avuto scontri con gli ascoltatori e di riflettere sulle sue parole, cercando una discesa lieve dal successo.