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La sfida di Joe Biden: rinunciare alla nomination?

Le pressioni interne e le alternative possibili in vista delle elezioni

La sfida di Joe Biden: rinunciare alla nomination?

Almeno altri 25 deputati democratici, dopo la prima richiesta di ieri da parte del deputato dem Lloyd Doggett, sarebbero pronti a chiedere a Joe Biden di rinunciare alla nomination nel caso continuasse a mostrarsi traballante nei prossimi giorni. Questa notizia è stata riportata da Fox e Newsweek, citando Reuters. L’attenzione è ora concentrata sulla prossima intervista che Biden rilascerà ad ABC per capire come il presidente riesce a gestire una rapida successione di domande.

I riflettori vengono ora puntati sulla vicepresidente Kamala Harris. Per molti, è lei la migliore alternativa per sostituire Joe Biden nel caso in cui il presidente decidesse di non proseguire la sua campagna elettorale. Questo è quanto riporta Reuters, citando sette fonti della campagna di Biden, della Casa Bianca e del Democratic National Committee. Alcuni democratici influenti hanno proposto alternative a Harris, ipotizzando i nomi dei governatori di California e Michigan, Gavin Newsom e Gretchen Whitmer. Tuttavia, secondo le fonti di Reuters, escludere Harris è impossibile in quanto, se nominata, erediterebbe i fondi raccolti da Biden e la rete della sua campagna.

Intanto arrivano anche le perplessità dell’ex premier Barack Obama. Dopo il disastro del dibattito di giovedì scorso, l’ex presidente ha parlato al telefono con Joe Biden offrendo il suo aiuto come consigliere personale. Questo è quanto rivelano fonti informate, che non specificano però quanto Obama abbia affrontato direttamente le difficoltà e le fragilità mostrate dal presidente o espresso preoccupazioni sulle sue chance di vittoria.

Preoccupazioni che l’ex presidente avrebbe invece espresso, in modo riservato, ai suoi alleati ai quali ha detto che il già difficile cammino di Biden verso la rielezione ora è diventato ancora più arduo dopo il dibattito. Una valutazione della situazione molto più allarmata di quella che veniva presentata nel post pubblicato a caldo in cui Obama aveva affermato che “nottate negative ai dibattiti capitano, fidatevi di me”, in riferimento al flop del suo primo dibattito nel 2012, ribadendo però la sua fiducia nelle capacità del suo ex vice presidente.

Il presidente, 81 anni, ha aggiunto nel frattempo che avrebbe ammesso di essere “non molto furbo” e di aver viaggiato per il mondo poco prima del dibattito. “Non ho ascoltato il mio staff… e poi mi sono quasi addormentato sul palco”, ha scherzato Biden intervenendo durante una raccolta fondi per la campagna elettorale. Non è stato subito chiaro fino a che punto Biden stesse scherzando sul fatto di essersi quasi addormentato, poiché le telecamere non sono ammesse alle sue raccolte fondi e i media si affidano a resoconti scritti.

Intanto la vicepresidente americana Kamala Harris glissa sulla possibilità di sostituire il presidente e ha affermato che Biden ha iniziato male il dibattito, ma che è orgogliosa di essere la sua co-candidata. Al momento esclude che Biden si dimetta. “Joe Biden è il nostro candidato. Abbiamo battuto Trump una volta e lo batteremo ancora”, ha detto a CBS News. Tocca vedere ora se il presidente in carica riuscirà a tener testa ai prossimi appuntamenti di questa tesa campagna elettorale.

Fonti del New York Times riportano che Biden sta valutando se continuare la corsa alla Casa Bianca. Lo avrebbe ammesso lo stesso presidente con un suo alleato. Biden avrebbe detto di essere consapevole che potrebbe non essere in grado di salvare la sua candidatura se non convincerà il pubblico nei prossimi giorni sul fatto che può continuare il lavoro. L’ammissione di Biden con il suo alleato è la prima indicazione che il presidente stia seriamente considerando se può riprendersi dopo la devastante performance del dibattito.

Un consigliere di Biden ha messo in evidenza con il New York Times che il presidente è ben consapevole delle difficoltà politiche che si trova ad affrontare. Biden starebbe contattando lentamente i leader democratici e avrebbe detto ad almeno una delle persone a lui più vicine di essere aperto alla possibilità che il suo piano di andare avanti dopo la sua performance al dibattito potrebbe non funzionare. Tuttavia, la Casa Bianca ha smentito categoricamente l’articolo del New York Times, definendo l’affermazione come “assolutamente falsa”.

Staff
  • PublishedJuly 3, 2024