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Scandalo Santanchè: richiesta di rinvio a giudizio e polemiche sul turismo a Cogne

Le accuse alla ministra del Turismo e le reazioni dell'opposizione

Scandalo Santanchè: richiesta di rinvio a giudizio e polemiche sul turismo a Cogne

Mentre la proposta di portare i turisti a Cogne e nelle zone colpite dalle piogge torrenziali e dalle esondazioni dei giorni scorsi continua a suscitare dibattiti, la posizione della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, si complica sempre di più. La Procura di Milano ha richiesto il rinvio a giudizio per Santanchè e altre 16 persone, tra cui il compagno Dimitri Kunz, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero, e per tre società nell’ambito dell’inchiesta sul caso Visibilia, il gruppo fondato dalla senatrice di FdI.

Angelo Bonelli, leader di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi Sinistra, ha dichiarato che la ministra Santanchè dovrebbe dimettersi immediatamente per l’incapacità dimostrata nel gestire il suo dicastero. Bonelli ha criticato l’idea di utilizzare elicotteri per trasportare i turisti a Cogne, sottolineando che le priorità dovrebbero essere diverse per chi ha subito danni da alluvione.

Le opposizioni hanno definito l’idea di Santanchè come un “grottesco delirio” e hanno ribadito la richiesta di dimissioni. Il Partito Democratico ha esortato la presidente Meloni a prendere posizione di fronte alle accuse e ai processi penali che coinvolgono la ministra del Turismo.

La richiesta di rinvio a giudizio per Santanchè riguarda presunte falsificazioni dei bilanci di esercizio di alcune società legate a Visibilia Editore spa. Questo è il secondo rinvio a giudizio per la ministra del Turismo in pochi mesi, dopo quello per truffa aggravata ai danni dell’Inps per presunte irregolarità nella fruizione della cassa integrazione in deroga Covid-19.

Staff
  • PublishedJuly 4, 2024