Cronaca

Sfruttamento e caporalato nel settore agricolo: un caso di cronaca sconvolgente

Migranti sfruttati in condizioni disumane, controlli intensificati e norme anti-caporalato

Sfruttamento e caporalato nel settore agricolo: un caso di cronaca sconvolgente

Un uomo di 25 anni è stato posto ai domiciliari per caporalato a Teramo, mentre sua madre ha ricevuto il divieto di dimora. Secondo le indagini dei carabinieri, madre e figlio reclutavano migranti irregolari tramite i social per sfruttarli nella loro azienda agricola, di cui la donna è titolare e il figlio coordinatore. L’accusa sostiene che offrissero lavoro e alloggio in cambio di 500 euro al mese. I lavoratori erano costretti a vivere in condizioni disumane, in una roulotte priva di acqua, luce e servizi igienici, situata vicino alla stalla, tra odori nauseanti. Durante il giorno venivano impiegati come braccianti agricoli e di notte come guardiani della stalla, minacciati costantemente di essere rimpatriati.

Uno dei lavoratori, prima di fuggire, ha nascosto nel terreno un barattolo contenente 2.060 euro per evitare di essere derubato. Questo episodio si inserisce in un contesto di controlli intensificati dopo la tragica morte di Satnam Singh, un bracciante di 31 anni deceduto a metà giugno in un grave incidente sul lavoro a Latina. La sua storia è diventata un simbolo delle condizioni inaccettabili in cui versano molti lavoratori sfruttati.

L’indignazione generata da questo caso ha portato all’attenzione pubblica la questione del caporalato. Dei 310 aziende agricole controllate dal Comando carabinieri per la tutela del Lavoro e dall’Ispettorato nazionale del lavoro, ben 206 (oltre il 66%) sono risultate irregolari. Le norme contro il caporalato sono state incluse nel decreto Agricoltura, approvato in Senato, con l’obiettivo di potenziare i controlli attraverso un Sistema informativo che coinvolge diversi enti e istituzioni.

Il fenomeno del lavoro irregolare non riguarda solo il settore agricolo, ma si estende anche ai servizi alle persone, come colf e badanti. Secondo un’analisi dell’ufficio studi della Cgia di Mestre, il giro d’affari generato dal lavoro nero in Italia ammonta a 68 miliardi di euro, evidenziando la diffusione e l’entità del fenomeno.

caporalato soldi nascosti frame da video carabinieri
I soldi nascosti da un lavoratore nel terreno – frame da video carabinieri