Misteriosa morte di un giovane barman dopo un rito amazzonico
Ferite alla testa e sospetti: la verità dietro al tragico evento
Possibile svolta nel caso di Alex Marangon, il giovane barman di 25 anni trovato morto nel fiume Piave dopo aver partecipato a un rituale amazzonico in un’abbazia: secondo i medici legali che hanno eseguito l’autopsia venerdì 5 luglio, il giovane di Marcon (Venezia) non si è suicidato. Durante l’esame del corpo sono state individuate numerose ferite alla testa, probabilmente causate da un oggetto contundente. L’autopsia è stata condotta dal medico legale Alberto Furlanetto, nominato dalla Procura di Treviso, insieme a Antonello Cirnelli, perito della famiglia della vittima, con la presenza dei carabinieri.
Fino a ora, gli inquirenti avevano focalizzato l’attenzione sulle sostanze allucinogene assunte durante il rito. Oltre alle due pozioni di Ayahuasca, venerdì e sabato, sembra che il giovane, affetto da asma, abbia anche ricevuto un’iniezione di veleno di rana amazzonica sapo/kambo per alleviare il malessere, un’altra pratica curativa sciamanica. Per avere conferme, sarà necessario attendere i risultati dei test tossicologici, previsti entro una decina di giorni.
Inizialmente si era ipotizzata una caduta accidentale, forse legata agli effetti delle sostanze assunte, o un attacco da parte di un animale selvatico, ma le ferite riscontrate dai medici legali cambiano il quadro. Potrebbe esserci stata un’aggressione alla testa seguita dal getto del corpo nel fiume per occultare la morte. Al momento, si tratta solo di supposizioni, ma i dubbi sulla dinamica della morte del giovane persistono.
Un particolare che desta sospetti è il vuoto di tre ore tra la scomparsa e l’allarme dato solo alle sei del mattino, durante il quale non si sa cosa sia accaduto nemmeno all’interno dell’abbazia sconsacrata. Questi elementi hanno spinto la Procura di Treviso a voler interrogare tutti e venti i partecipanti al Sol de Putumayo, un evento a pagamento organizzato dalla coppia Andrea Gorgi Zuin (Zu) e Tatiana Marchetto (Tati), che potrebbero fornire informazioni cruciali per identificare i presenti, essendo gli unici a conoscerli tutti.