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Allerta Ostreopsis Ovata: Pericolo Alghe Tossiche sulle Coste Pugliesi

Consigli degli Esperti e Misure di Precauzione da Adottare

Allerta Ostreopsis Ovata: Pericolo Alghe Tossiche sulle Coste Pugliesi

Le coste pugliesi sono attualmente colpite da un’allerta dovuta alla presenza di un’alghe tossica chiamata Ostreopsis Ovata. Secondo le rilevazioni effettuate dall’Arpa Puglia, si sono registrate concentrazioni molto elevate di questa alga, soprattutto nelle acque di Torre Canne, nel comune di Fasano (Brindisi), dove la densità è particolarmente elevata. Altri due punti interessati sono situati in provincia di Bari e a Bisceglie (Barletta-Andria-Trani), dove la concentrazione è definita come molto abbondante.

Le concentrazioni rilevate rappresentano un potenziale pericolo per le persone più vulnerabili, soprattutto per coloro che soffrono già di problemi respiratori. Gli esperti consigliano di evitare la balneazione e di non rimanere sulle spiagge nelle zone indicate, specialmente durante giornate ventose e con mare mosso.

La Ostreopsis Ovata, comunemente conosciuta come alga tossica, è un tipo di Dinoflagellato con dimensioni comprese tra 30 e 60 micron. Questa specie, che di solito vive nei mari tropicali, predilige acque calme, calde e ben illuminate. Si ritiene che sia stata introdotta accidentalmente nel Mediterraneo attraverso le acque di zavorra delle navi, con le prime segnalazioni lungo le coste pugliesi risalenti agli anni 2000/2001.

La mappa presente sul sito di Arpa Puglia
La mappa presente sul sito di Arpa Puglia

I fattori ambientali che favoriscono la proliferazione di questa alga includono alte temperature, alta pressione atmosferica, condizioni di irraggiamento favorevoli e mare calmo per un periodo prolungato di almeno 10-15 giorni.

La Ostreopsis Ovata contiene una tossina chiamata Palitossina simile, che oltre a danneggiare gli organismi marini, può provocare sintomi spiacevoli nelle persone. I sintomi di un’eventuale intossicazione includono faringite, tosse, problemi respiratori, mal di testa, nausea, raffreddore, congiuntivite, dermatite e febbre.

È importante sottolineare che i sintomi non sono causati dall’ingestione dell’alga, ma dall’inalazione di aerosol marino contenenti microparticelle acquose in sospensione che contengono l’alga stessa. Questo spiega perché i sintomi possono manifestarsi anche in individui che non praticano attività acquatiche, con un rischio maggiore nei giorni di vento e mare agitato.

La scheda informativa dell'Asl di Brindisi
La scheda informativa dell’Asl di Brindisi

È sufficiente spostarsi di alcune decine di metri per attenuare o eliminare i sintomi. Tuttavia, se i disturbi persistono o peggiorano, è consigliabile consultare un medico o recarsi al pronto soccorso più vicino.