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Missili statunitensi in Germania: tensioni con la Russia

Il dispiegamento di armi a lungo raggio minaccia l'equilibrio geopolitico

Missili statunitensi in Germania: tensioni con la Russia

La decisione degli Stati Uniti di dispiegare missili a lungo raggio in Germania, annunciata durante il summit Nato a Washington, rappresenta un evento storico post Guerra fredda. Questi missili potrebbero colpire obiettivi nel cuore della Russia, suscitando una reazione immediata da parte di Mosca. Il viceministro degli Esteri russo, Sergei Ryabko, ha già promesso una risposta militare alla nuova minaccia.

Il dispiegamento dei missili, previsto a partire dal 2026, includerà missili da crociera Tomahawk, SM-6 e ipersonici, armi che erano state precedentemente vietate dal trattato Inf tra Stati Uniti ed ex Unione Sovietica degli anni ’80. Questo trattato prevedeva la riduzione degli arsenali di missili a lungo raggio sul suolo europeo, ma è stato abbandonato nel 2019 dagli Stati Uniti a causa del presunto venir meno degli accordi da parte di Mosca.

Secondo Ryabkov, il ritorno dei missili statunitensi rappresenta solo un tassello di un percorso di escalation, accusando la Nato e gli Stati Uniti di intimidire la Russia. Le armi come i Tomahawk possono colpire bersagli fino a 2.500 chilometri di distanza, una capacità che attualmente le forze armate europee non possiedono per effettuare attacchi profondi di precisione.

L’accordo con gli Stati Uniti ha sollevato dubbi in Germania, con alcune preoccupazioni riguardo alla possibilità che il patto venga meno in caso di un ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. I Verdi, parte della maggioranza del governo di Olaf Scholz, hanno criticato duramente l’arrivo dei missili sul suolo tedesco, temendo un aumento della paura e della disinformazione.

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Staff
  • PublishedJuly 13, 2024