Economia

Decreti Salva-Casa: Novità e Semplificazioni per l’Edilizia

Le principali modifiche introdotte e le agevolazioni per la regolarizzazione degli immobili

Decreti Salva-Casa: Novità e Semplificazioni per l’Edilizia

La Camera dei deputati ha approvato il decreto salva-casa con 155 voti favorevoli, 79 contrari e 9 astensioni, su cui la maggioranza aveva posto la fiducia. Ora il testo passa al Senato per la conversione in legge. Il pacchetto di norme volute dal vicepremier Matteo Salvini prevede una serie di mini-condoni per gli abusi edilizi, con l’obiettivo di semplificare le procedure per sanare le cosiddette piccole difformità , come un tramezzo spostato o una finestra posizionata diversamente rispetto alla planimetria dell’immobile.

Il decreto prevede la possibilità di condonare lievi difformità formali derivanti da incertezze interpretative della disciplina vigente rispetto alla dimostrazione dello stato legittimo dell’immobile, difformità edilizie delle unità immobiliari risultanti da interventi spesso stratificati nel tempo, realizzati dai proprietari dell’epoca in assenza di formale autorizzazione, e parziali difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sono più sanabili oggi a causa della disciplina della doppia conformità .

Fino ad oggi, per richiedere la sanatoria, era necessario rispettare la cosiddetta doppia conformità , ovvero conformarsi sia alla normativa edilizia e urbanistica vigente al momento della realizzazione, sia a quella vigente al momento dell’istanza. Con il decreto salva casa , questa doppia verifica non sarà più necessaria, sia per le piccole difformità che per alcune variazioni essenziali come gli aumenti della cubatura.

Con il passaggio del decreto alla Camera, gli importi per mettersi in regola non saranno superiori a 10.328 euro, cifra che si riduce a 5.164 euro se l’intervento risulta conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della presentazione della domanda sia al momento della realizzazione dell’intervento.

Il decreto salva casa include anche nuove categorie di interventi in edilizia libera, come la possibilità di realizzare vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti (cosiddette ‘Vepa’) in tutti i porticati, e l’installazione di strutture di protezione dal sole e dalle intemperie, come tende a pergola con telo retrattile o elementi regolabili, comprese le tende bioclimatiche.

Una delle novità riguarda le mini-case : la superficie minima per rilasciare il certificato di agibilità per i monolocali scende da 28 a 20 metri quadri, e per i bilocali da 38 a 28 mq, con altezze interne ridotte da 2,70 a 2,40 metri. Viene innalzata al 6% la tolleranza tra il progetto e quanto viene effettivamente realizzato per le abitazioni fino a 60 metri quadri.

La nuova legge semplifica il cambio di destinazione d’uso degli immobili all’interno della stessa categoria funzionale, nel rispetto delle normative di settore, con la possibilità per gli strumenti urbanistici comunali di fissare specifiche condizioni. Il mutamento senza opere richiederà la Scia, mentre per quello con opere sarà necessario il titolo per l’esecuzione.

Un’altra novità è che i sottotetti potranno essere resi abitabili con una procedura semplificata, rispettando i criteri stabiliti dalle normative regionali per incentivare l’ampliamento dell’offerta abitativa limitando il consumo di nuovo suolo.