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Incendi boschivi: emergenza e devastazione

Dagli incendi in Italia alle fiamme nel Nord del mondo: cause, danni e impatti ambientali

Incendi boschivi: emergenza e devastazione

I vigili del fuoco stanno operando per bonificare l’area circostante alle campagne di Orotelli, nella provincia di Nuoro. Un incendio divampato la sera del 21 luglio ha devastato circa 450 ettari di vegetazione, consumando boschi e macchia mediterranea. Durante l’incendio, un’azienda zootecnica è stata completamente distrutta e numerosi bovini hanno perso la vita. Il cielo sopra Punta su Venosu è stato avvolto da dense nubi di fumo rosso a causa delle fiamme, mentre le operazioni di spegnimento sono state complicate dal forte maestrale e dalla difficile accessibilità del territorio, tipica di molte zone impervie della Sardegna.

Per estinguere gli ultimi focolai, è stato necessario l’intervento di un Canadair e dell’elicottero regionale di Farcana. Al momento, la valutazione dei danni è ancora in corso. I forestali stanno effettuando sopralluoghi per determinare l’estensione esatta dell’incendio, anche utilizzando droni, al fine di stabilire se l’origine sia stata accidentale o dolosa. Si attende l’ordinanza del sindaco per la realizzazione di una fossa comune per seppellire gli animali deceduti.

La Protezione Civile ha ribadito che la maggior parte degli incendi boschivi è causata da comportamenti superficiali o, in molti casi, dolosi. L’anno scorso in Italia sono andati in fumo 67mila ettari di terreno, di cui 22mila appartenenti ad aree protette. I dati preliminari di questa prima parte dell’estate non lasciano presagire numeri confortanti. Il 2024 è stato caratterizzato dalle temperature più alte mai registrate in Italia, con molte città segnate dal bollino rosso e la siccità che colpisce il Sud Italia, creando condizioni ideali per la propagazione degli incendi.

Finora, nel 2024, sono già stati bruciati almeno 10mila ettari di terreno, di cui quasi 8.400 soltanto nel mese di luglio, secondo l’analisi della Coldiretti basata sui dati Effis. Ogni incendio comporta un costo di oltre 10mila euro all’ettaro per gli italiani, considerando le spese immediate per lo spegnimento e la bonifica, nonché quelle a lungo termine per il ripristino degli ecosistemi e delle attività economiche nelle aree colpite.

La disattenzione e il dolo contribuiscono al 60% degli incendi, come sottolineato dalla Coldiretti. In Calabria, sono stati identificati 34 incendiari grazie all’utilizzo dei droni attivati dalla Regione. Il presidente Roberto Occhiuto ha evidenziato che sono state segnalate precocemente 50 situazioni di incendio, 100 casi di abbandono di rifiuti e 15 violazioni per scarichi non autorizzati.

Non solo l’Italia è alle prese con gli incendi, ma anche il Nord del mondo è colpito dalle fiamme. L’osservatorio europeo Copernicus (Cams) ha segnalato una situazione critica con incendi intensi e diffusi già dalla tarda primavera del 2024, soprattutto nel Nord America boreale, in Eurasia e nel Circolo Polare Artico. Gli incendi boschivi sono aumentati durante la prima metà dell’estate, con numerosi roghi registrati a luglio in Canada, Alaska e Russia orientale.

Secondo Mark Parrington, gli incendi sono comuni nelle foreste boreali durante i mesi estivi. Il Cams ha monitorato da vicino gli incendi boreali per anni, osservando emissioni e impatti atmosferici estremi, soprattutto in Canada, Russia orientale e nell’Artico. Le previsioni del Cams indicano concentrazioni elevate di particolato nell’aria, con un peggioramento della qualità dell’aria in tutta la regione.

osservatorio Copernicus-2
Rischio incendio attuale, osservatorio Copernicus
L'impatto sulla qualità dell'aria
L’impatto sulla qualità dell’aria nell’Artico

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