Cronaca

Incontro ravvicinato con un’orsa: la storia di un turista francese a Dro

L'aggressione, la difesa e il dibattito sulla convivenza uomo-animale

Incontro ravvicinato con un’orsa: la storia di un turista francese a Dro

Sono giunto a un bivio tra una strada forestale rocciosa e un piccolo sentiero sopraelevato, quest’ultimo molto coperto dalla vegetazione e con scarsa visibilità. È stato in quel momento che un’orsa si è improvvisamente lanciata verso di me. Vivien Triffaux, un turista francese di 43 anni, vittima di un attacco da parte di un’orsa lo scorso 16 luglio a Dro, ha raccontato a Domani i dettagli dell’aggressione.

Triffaux ha descritto il momento in cui si è reso conto dell’aggressività dell’orsa, notando un cucciolo dietro di lei. Ha avuto appena il tempo di raggomitolarsi a terra per proteggersi, concentrando la difesa sul collo e sulla testa. L’animale lo ha morso profondamente al braccio e graffiato. Quando l’orsa ha allentato la presa, Triffaux ha cercato di fuggire gettandosi nella vegetazione verso la strada forestale sottostante, allontanandosi dai cuccioli. Tuttavia, l’orsa lo ha seguito, mantenendo un atteggiamento aggressivo.

Nell’intervista esclusiva al quotidiano, il 43enne ha continuato a raccontare di come abbia cercato di allontanarsi ulteriormente, oltre la strada, per ritrovare la calma dopo il panico iniziale. Si è alzato in piedi per affrontare l’orsa, che a quel punto ha smesso di essere aggressiva. L’animale si è eretto sulle zampe posteriori a un metro di distanza da lui. Dopo essersi guardati per alcuni secondi, Triffaux ha cercato di comunicare all’orsa che non aveva cattive intenzioni. A quel punto, l’animale si è allontanato, ma quei brevi istanti sono sembrati un’eternità al turista. Rientrato a Dro, Triffaux ha subito contattato sua moglie per informarla sulla situazione e ha chiamato i soccorsi mentre scendeva lungo il sentiero. Un elicottero lo ha trasportato in ospedale a Trento.

Secondo Triffaux, l’episodio dovrebbe aprire un dibattito sulla convivenza tra esseri umani e animali selvatici. L’uomo, afferma, è spesso responsabile dei danni più gravi alle altre specie, pertanto è necessario trovare un equilibrio tra la conservazione della biodiversità e la sicurezza delle persone. Si tratta di un tema complesso che richiede tempo, riflessione e l’adozione di adeguate misure preventive per evitare future aggressioni.

Dopo l’aggressione, il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ha emesso due ordinanze di abbattimento nei confronti dell’orsa Kj1, ritenuta responsabile dell’attacco. Tuttavia, il Tar ha accolto le richieste degli animalisti respingendo entrambi i provvedimenti. Secondo la presidente del Tar, Alessandra Farina, spetta comunque all’autorità provinciale adottare le misure più appropriate per garantire la sicurezza, escludendo l’abbattimento dell’animale, considerato un’opzione irreversibile. Tra le possibili azioni, si valuta la cattura dell’esemplare identificato come KJ1 o l’implementazione di misure di monitoraggio del territorio e di informazione alla popolazione sulle aree a rischio e sui comportamenti da adottare, inclusa la limitazione dell’accesso a determinate zone.

Staff
  • PublishedJuly 23, 2024