Il pericoloso morso del ragno violino: l’esperienza di Martina Berti
Un racconto di necrosi e guarigione dopo essere stata morsa dal ragno violino
Una banale puntura di insetto si è trasformata in una ferita nera per necrosi in pochi giorni, suscitando l’interesse sui social per il racconto dell’evoluzione del morso di un ragno violino. Martina Berti, parrucchiera di 25 anni di Canareggio (Venezia), ha condiviso la sua esperienza dopo essere stata morsa dal ragno violino a casa sua, nel bagno.
Il suo calvario è iniziato il 16 agosto, quando il ragno ha lasciato una ferita simile a un normale pizzico di zanzara che, in sole 48 ore, si è gonfiata e scurita. Martina, sempre più preoccupata per il formicolio insistente, si è recata in ospedale.
Ha raccontato di aver preso l’infezione in tempo, altrimenti sarebbe potuta essere mortale, come le hanno spiegato i medici. Il dolore era insopportabile e l’infezione rischiava di mandare in cancrena la sua gamba, con un alto rischio di setticemia.
Attualmente sotto trattamento antibiotico e monitorata costantemente da un centro medico specializzato di Marghera e dal Centro antiveleni di Bologna, Martina ha sottolineato la gravità della situazione e la lunghezza del percorso di guarigione.
Il ragno violino, notturno e che di giorno si nasconde in luoghi bui come fessure dei muri o fra oggetti tessili accumulati in angoli poco frequentati della casa, morde solitamente solo per difendersi. Il suo morso inietta veleno, ma esistono esemplari più pericolosi.
Spesso le conseguenze del morso del ragno violino sono legate a reazioni allergiche o a infezioni batteriche, poiché il veleno veicola batteri anaerobici che possono causare gravi complicazioni. È importante lavare bene il punto del morso e monitorare eventuali sintomi come gonfiore, arrossamento e dolore, rivolgendosi al medico in caso di peggioramento della situazione.
