La truffa dei libri scolastici: modifiche minime, costi massimi
L'associazione Codacons denuncia le pratiche discutibili delle nuove edizioni
Mentre si avvicina settembre e le famiglie italiane si preparano alla consueta spesa legata all’acquisto di libri e materiali scolastici, il Codacons solleva una polemica riguardo alle nuove edizioni dei libri scolastici. L’associazione dei consumatori denuncia che le famiglie sono costrette a riacquistare i libri con modifiche minime o esteriori.
Secondo il Codacons, ogni anno vengono introdotti sul mercato nuovi testi con piccole modifiche, come una nuova prefazione o capitoli introduttivi, obbligando le famiglie a comprare nuovamente i libri anziché ricorrere a soluzioni di risparmio come i mercatini dell’usato. Questa pratica, denunciata dall’associazione, penalizza sia chi acquista libri usati in buone condizioni sia chi cerca di vendere i libri di testo usati.
L’associazione definisce questa pratica come “la truffa dei libri scolastici”, sospettando che dietro ci possa essere una strategia di marketing per rendere inutilizzabile il libro dell’anno precedente. Un monitoraggio condotto sui testi scolastici ha evidenziato che, nonostante le modifiche esterne, i contenuti all’interno delle nuove edizioni sono spesso identici alle precedenti.
Il Codacons ha richiamato l’attenzione sul fatto che, secondo il Codice di Autoregolamentazione del Settore Editoriale Educativo, un nuovo testo deve differire per almeno il 20% dai contenuti della precedente edizione. Pertanto, l’associazione ha chiesto alla Procura di verificare se vi siano profili di rilevanza penale e di sequestrare i libri scolastici presentati come nuove edizioni per controllare se rispettano i criteri stabiliti dal codice.