Politica

Ritorno a Palazzo Chigi: sfide e divisioni nel governo

Le proposte su cittadinanza e autonomia differenziata mettono alla prova la maggioranza

Ritorno a Palazzo Chigi: sfide e divisioni nel governo

Le vacanze sono terminate per il governo e per la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha annunciato il suo ritorno a Palazzo Chigi con un video pubblicato sui social. Venerdì mattina, la premier presiederà una riunione del Consiglio dei ministri e successivamente un vertice di maggioranza con i due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, reduci da qualche scintilla di fine estate.

Lo scontro tra Lega e Forza Italia è stato causato dalla proposta del leader di Forza Italia di modificare la legge sulla cittadinanza introducendo lo ius scholae. Questa proposta darebbe la possibilità ai figli dei lavoratori immigrati di diventare italiani non più al diciottesimo anno di età, ma dopo il completamento di un ciclo di studi pluriennale. Tale proposta è molto diversa dallo ius soli, proposto dal Partito Democratico, che prevede la cittadinanza automatica per i figli degli immigrati nati in Italia.

L’uscita di Tajani ha scatenato la reazione della Lega, contraria a qualsiasi norma che agevoli l’accesso alla cittadinanza. Questa posizione, sebbene coerente con la propaganda anti-immigrazione, potrebbe favorire gli studenti figli di immigrati regolari e integrati da anni. Tajani ha assicurato che la nuova legge sulla cittadinanza non è una priorità e non mette a repentaglio la stabilità del governo, ma evidenzia la posizione di Forza Italia nel panorama politico italiano.

La presidente del Consiglio dovrà affrontare anche le divisioni tra i due alleati sull’Autonomia differenziata, dopo i contrasti degli ultimi giorni che hanno scosso la maggioranza. Forza Italia chiede che prima di concedere competenze alle regioni del nord siano rispettati i Livelli Essenziali delle Prestazioni, una richiesta che potrebbe rallentare l’attuazione della riforma e favorire la campagna referendaria delle opposizioni.

Venerdì si discuterà principalmente della manovra finanziaria, su cui sarà difficile trovare un accordo. Le prime indiscrezioni suggeriscono che tutti dovranno fare delle concessioni, in particolare Salvini, che potrebbe dover rinunciare alla riforma delle pensioni. La prossima finanziaria si preannuncia all’insegna dell’austerità, a causa del debito pubblico italiano prossimo ai 3 mila miliardi di euro.

In Europa, l’Italia si trova in una posizione difficile dopo il rifiuto del secondo mandato di Ursula von der Leyen. La scelta ha isolato il Paese e molti ritengono che sia stato un grave errore politico di Giorgia Meloni. L’Unione Europea attende un nome per il ruolo, che molto probabilmente sarà quello del ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto.

Nei primi di settembre riprenderà l’attività parlamentare con i lavori delle commissioni e le sedute nelle aule. La maggioranza sarà impegnata nelle votazioni su diversi temi, tra cui il premierato, il ddl sicurezza, il nuovo codice della strada e la maternità surrogata. Le prossime tornate elettorali potrebbero portare qualche distinguo, in particolare per le elezioni in Liguria, Umbria e Emilia-Romagna.

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Giancarlo Giorgetti (LaPresse)
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Raffaele Fitto (LaPresse)