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Pavel Durov: Libertà vigilata e scandali legali

Il fondatore di Telegram coinvolto in gravi accuse e misteri

Pavel Durov: Libertà vigilata e scandali legali

La giustizia francese ha concesso la libertà vigilata a Pavel Durov per le attività illegali svolte tramite Telegram, ma i problemi per il multimiliardario non sono finiti. Il tribunale dei minori ha aperto un fascicolo su di lui per gravi violenze nei confronti di uno dei suoi figli, nato nel 2017. Durov è stato rilasciato su cauzione e si è consegnato per il primo interrogatorio il 28 agosto.

Dodici capi di imputazione sono stati contestati a Durov per aver permesso attività criminali, come lo spaccio internazionale e la pedopornografia, sulla sua piattaforma. È emerso che sarà rinviato a giudizio e dovrà rispettare la libertà vigilata, pagando una cauzione di 5 milioni di euro, presentandosi in commissariato due volte alla settimana e senza poter lasciare la Francia.

Alcune speculazioni circondano l’arresto di Durov. Si ipotizza che potrebbe essersi consegnato volontariamente per evitare la giustizia russa, avendo già sperimentato la censura del Cremlino in passato. Nel 2013, dopo aver fondato VKontakte, noto come il “Facebook russo”, Durov si trasferì all’estero a causa delle pressioni del governo russo.

Secondo il New York Times, Durov è solito spostarsi frequentemente con un gruppo di stretti collaboratori. Si è notato che a giugno aveva menzionato il caldo a Dubai e il trasferimento dei suoi amici nel Sud della Francia per le vacanze. Questo ha portato alcuni a ipotizzare che potesse essere a conoscenza del suo arresto imminente in Francia e abbia deciso di andare lì per evitare la giustizia russa.

Le presunte violenze sul figlio di Durov sono state denunciate dalla madre del bambino nel 2023 in Svizzera, dove attualmente risiede con il figlio. La denuncia riguarda fatti avvenuti a Parigi. Inoltre, secondo Politico, un’indagine su Durov è stata avviata il 25 marzo scorso per la diffusione di materiale pedopornografico, su cui Durov non avrebbe collaborato fornendo i dati del presunto criminale. Anche il fratello Nikolai, cofondatore di Telegram, è coinvolto e attualmente ricercato.

Secondo il Wall Street Journal, Durov ha avuto un incontro segreto con il presidente francese Emmanuel Macron nel 2018. Durante il pranzo, Macron avrebbe invitato Durov a trasferire Telegram a Parigi, offrendogli persino la cittadinanza francese in cambio, ma Durov ha rifiutato. Nel 2017, i servizi segreti francesi, in collaborazione con gli Emirati Arabi Uniti, avrebbero hackerato il telefono di Durov a causa delle preoccupazioni sulla sicurezza legate all’utilizzo di Telegram da parte dell’Isis.