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Operazione antiterrorismo in Cisgiordania: uccisi cinque palestinesi armati

Grande raid contro il terrorismo finanziato dall'Iran

Operazione antiterrorismo in Cisgiordania: uccisi cinque palestinesi armati

Le forze israeliane hanno proseguito l’operazione antiterrorismo in Cisgiordania, dove nella notte sono stati uccisi almeno cinque palestinesi armati che si nascondevano in una moschea a Tulkarem. Tra le vittime si trovava Muhammad Jaber, conosciuto come Abu Shuja’a, considerato il comandante della Jihad Islamica nel campo profughi di Nur Shams a Tulkarem, e uno dei più ricercati da Israele in Cisgiordania.

Attualmente, a Tulkarem, Jenin e nel campo profughi di Far’a vicino a Tubas, si sta svolgendo il più grande raid degli ultimi due decenni. Secondo Tel Aviv, si tratta di un’operazione contro il terrorismo finanziato dall’Iran, mentre per l’ONU il governo di Netanyahu sta violando il diritto internazionale.

Abu Shujaa
Abu Shujaa

Le critiche del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, sono state respinte dall’ambasciatore israeliano Danny Danon. Quest’ultimo ha spiegato che dall’7 ottobre l’Iran ha introdotto segretamente sofisticati ordigni esplosivi in Giudea e Samaria, destinati ad attentati suicidi nelle città israeliane. Danon ha sottolineato che Israele non rimarrà inerte di fronte a possibili attacchi terroristici.

L’ambasciatore ha chiarito che le operazioni dell’IDF in Giudea e Samaria hanno l’obiettivo di prevenire il terrorismo iraniano che potrebbe colpire i civili israeliani. Questo, secondo Danon, è il motivo principale dietro l’azione militare in corso.

Staff
  • PublishedAugust 29, 2024