Cronaca

Omicidio a Parabiago: il piano efferato di Adilma Pereira

Una storia di omicidio, eredità e stregoneria nella provincia di Milano

Omicidio a Parabiago: il piano efferato di Adilma Pereira

Un uomo di 45 anni, cittadino marocchino, è stato fermato giovedì sera dai carabinieri per l’omicidio di Fabio Ravasio, il 52enne morto la notte dello scorso 9 agosto dopo essere stato investito da un’auto pirata mentre pedalava sulla provinciale 149 a Parabiago. Quello che sembrava un incidente stradale con omissione di soccorso si è poi rivelato un omicidio efferato e crudele che sarebbe stato organizzato da Adilma Pereira, brasiliana di 49 anni, mamma di nove figli – avuti da relazioni diverse -, compagna della vittima.

Il 45enne arrestato nelle scorse ore avrebbe simulato un malessere in strada al fine di indurre i passanti a soccorrerlo e bloccare quindi il traffico veicolare per permettere agli esecutori materiali di uccidere Ravasio. A lui, stando a quanto finora accertato, sarebbe stato promesso un appartamento nel Milanese come ricompensa. Abitazione che verosimilmente era parte dell’eredità di Ravasio, titolare di un negozio Mail Boxes a Magenta e un patrimonio stimato di circa 3 milioni di euro, che in qualche modo ha segnato la sua fine.

Adilma, infatti, avrebbe studiato l’omicidio del compagno – papà di due dei suoi nove figli – proprio per poter ottenere l’eredità. Così avrebbe messo insieme una banda e avrebbe fatto investire l’uomo con una Opel Corsa con la targa modificata.

Come racconta, per la morte di Fabio Ravasio sono già finite in manette altre sei persone, oltre ad Adilma. In cella si trovano suo figlio, il 35enne Igor Benedito, accusato di essere alla guida della Opel Corsa che ha travolto il 52enne, e Marcello Trifone, l’altro uomo a bordo della macchina, ancora ufficialmente marito della donna, perché non risultano separazioni ufficiali. Stessa sorte per il 47enne Massimo Ferretti, barista di Parabiago, amante di Dilma, che avrebbe avuto un ruolo di regista, curando le comunicazioni tra i componenti del gruppo.

Le manette nei giorni scorsi, dopo la svolta alle indagini, sono scattate anche per il 44enne Mirko Piazza, che avrebbe fatto da palo insieme al 31enne Fabio Lavezzo, fidanzato con una delle figlie della 49enne: ai due il compito di indicare ai complici il passaggio della vittima. L’ultimo per cui si sono aperte le porte del carcere è stato il 40enne Fabio Oliva, il meccanico che avrebbe aggiustato la macchina usata per l’omicidio e che avrebbe consigliato ad Adilma di utilizzare proprio la Opel – tra le tante vetture a disposizione – perché era la più resistente, in grado di camminare ancora dopo aver travolto Ravasio.

A mettere insieme tutti sarebbe stata proprio la mantide di Parabiago, che su alcuni di loro pare avesse un’influenza quasi divina.

Le parole che Ferretti, che con lei aveva una relazione, ha detto davanti agli inquirenti dopo il suo arresto: “Io mi sono sentito manipolato da Adilma. In quel momento io mi sentivo ‘preso’ da Adilma, mi sentivo innamorato di lei. Non c’è dubbio che lei esercitasse una forte influenza su di me. Io credevo – anche se mi vergogno un po’ a riferirlo – alla possibile influenza che i suoi riti magici avevano su di me.”

Perché Adilma – in passato fermata a Malpensa con quasi 14 chili di cocaina – era considerata quasi una stregona. “Ho assistito personalmente all’esecuzione di ‘macumbe’ da parte di Adilma. Prendeva pezzi di animali dal macellaio, faceva dei riti. Io ho visto più volte, in casa, pentole con pezzi di carne bolliti, teste di coniglio, o qualcosa di simile, da usare per la celebrazione di questi riti”, un’altra parte del racconto del barista milanese.

Magia, stregoneria e morte. Perché anche nel passato della 49enne ci sono due lutti misteriosi. Il primo marito, un cittadino brasiliano da cui ha avuto due figli, risulta infatti essere morto in Brasile, mentre il secondo – un 48enne di Sedriano che le ha lasciato in eredità una casa in Puglia – sarebbe deceduto ufficialmente per un infarto.

Sarebbe stato proprio lui, secondo la ricostruzione del pm della procura di Busto Arsizio, Ciro Caramore, che ha disposto tutti i fermi, a introdurre Adilma nel mondo della criminalità. Sarebbe stata invece la cupidigia della santona, come messo nero su bianco dal Gip, a farle progettare l’omicidio di Fabio Ravasio.

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  • PublishedAugust 30, 2024