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Proteste in Israele per il rilascio degli ostaggi uccisi da Hamas

Manifestazioni contro il governo e sciopero generale per riportare a casa i prigionieri

Proteste in Israele per il rilascio degli ostaggi uccisi da Hamas

La tensione in Israele è salita dopo il ritrovamento dei corpi di 6 ostaggi uccisi da Hamas in un tunnel di Rafah. Questo evento ha scatenato la rabbia di centinaia di migliaia di persone che sono scese in piazza domenica per manifestare contro il governo, accusato di aver ostacolato un accordo sugli ostaggi per motivi politici.

Le proteste si sono svolte in diverse città, con manifestanti che hanno portato sei bare simboliche verso il quartier generale dell’esercito israeliano, chiedendo al premier Benjamin Netanyahu di raggiungere un cessate il fuoco e riportare a casa i prigionieri rimasti. “Li vogliamo indietro vivi” è stato uno degli slogan più urlati durante le manifestazioni.

Proteste a Tel Aviv, foto di Ariel Schalit, Associated Press via LaPresse
Proteste a Tel Aviv, foto di Ariel Schalit, Associated Press via LaPresse

Le proteste non si sono limitate a Tel Aviv, ma si sono estese anche a Gerusalemme, Haifa, Ra’anana, Be’er Sheva, Kfar Saba, Kiryat Bialik, Afula, Ness Ziona e Binyamina. In risposta alle richieste del Forum delle famiglie degli ostaggi, il sindacato Histadrut ha proclamato uno sciopero generale, coinvolgendo centinaia di migliaia di lavoratori nel settore pubblico.

Secondo Arnon Bar-David, segretario della Histadrut Labor Federation, le trattative per il rilascio degli ostaggi sono bloccate a causa di considerazioni politiche. “Stiamo ricevendo sacchi per cadaveri invece di un accordo. Sono arrivato alla conclusione che solo il nostro intervento potrebbe dare una spinta ai negoziati”, ha dichiarato il sindacalista.

Oggi è previsto uno sciopero generale che coinvolgerà l’intero mercato del lavoro, compreso l’aeroporto internazionale Ben-Gurion di Tel Aviv che interromperà le attività dalle 8. Il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, ha chiesto l’intervento del procuratore generale Gali Baharav-Miara per affrontare la situazione con urgenza.

Staff
  • PublishedSeptember 3, 2024