Aumento del prezzo del gas: impatto sulle famiglie italiane
Analisi delle tariffe e prospettive per i consumatori vulnerabili
Il prezzo delle bollette del gas per il mese di settembre 2024 è stato modificato con l’ultimo aggiornamento delle tariffe da Arera. Il prezzo di riferimento del gas per il nuovo cliente tipo, una famiglia con consumi medi di 1.100 metri cubi annui, è stato stabilito a 113,10 centesimi di euro per metro cubo, registrando un aumento del 6% rispetto a luglio.
Le associazioni dei consumatori hanno analizzato l’incremento e le differenze rispetto ai prezzi di due anni fa, durante l’anno di picco della crisi del gas. Nonostante l’aumento, la differenza è considerata ancora troppo contenuta e le spese delle famiglie rimangono su livelli elevati.
L’aggiornamento riguarda le condizioni del Servizio di tutela della vulnerabilità, che ha coinvolto i clienti vulnerabili dopo l’avvio del mercato libero. Le voci della nuova bolletta includono la spesa per la materia gas naturale, la vendita al dettaglio, il trasporto e la gestione del contatore, gli oneri di sistema e le imposte.
Secondo Arera, il prezzo di riferimento del gas per i vulnerabili è aumentato del 6%, una notizia preoccupante. Tuttavia, l’effetto sulle tasche delle famiglie sarà limitato, considerando che in estate il gas viene utilizzato principalmente per la cottura e la produzione di acqua calda. Ma con l’arrivo della stagione termica, si prospetta un futuro incerto.
Nonostante l’aumento del 6%, i prezzi per i vulnerabili rimangono più convenienti rispetto al mercato libero, che offre poche offerte vantaggiose. Secondo uno studio dell’Unione Nazionale Consumatori, l’aumento comporta una spesa aggiuntiva di circa 71 euro all’anno, portando la spesa totale per gas e luce a 1730 euro nei prossimi dodici mesi.
Le tariffe di agosto risultano più elevate del 25% rispetto all’anno precedente per gli utenti vulnerabili, con un aggravio di spesa di 249 euro all’anno per una famiglia con consumi medi. Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, sottolinea la necessità di interventi governativi per garantire prezzi più accessibili nel mercato tutelato, considerando la capacità delle aziende controllate dallo Stato di acquisire gas a costi competitivi.