Scienze

Allarme lingua blu: diffusione del virus in Italia

Gravi rischi per gli allevamenti e le autorità in azione

Allarme lingua blu: diffusione del virus in Italia

Il virus della lingua blu continua a diffondersi in Italia, con particolare allarme in Sardegna e minacce agli allevamenti in diverse regioni. Oltre alla Sardegna, si registrano casi e focolai anche in Piemonte, Lombardia, Liguria, Calabria e Sicilia. Le autorità hanno imposto divieti di movimentazione di ovini e bovini per contrastare la diffusione della malattia.

La lingua blu, conosciuta anche come febbre catarrale degli ovini, è una grave malattia infettiva che colpisce i ruminanti domestici e selvatici, come pecore, capre e bovini. È causata dal virus blue tongue (BTV), trasmesso dai moscerini Culicoides attraverso punture.

La malattia provoca gravi infezioni nei ruminanti, soprattutto negli ovini, con sintomi come febbre alta, ulcere ed emorragie orali, cianosi della lingua, difficoltà respiratorie e necrosi muscolare. Anche mucche e altri ruminanti possono esserne colpiti, ma non rappresenta un rischio per la salute umana.

Attualmente non esistono farmaci antivirali specifici per la lingua blu, e la terapia si concentra sulla gestione dei sintomi per ridurre infiammazione e dolore. Gli animali infetti devono essere isolati e tenuti in stalla, mentre la prevenzione si basa sulla sorveglianza degli animali e sul controllo dei vettori con insetticidi specifici.

In Sardegna, la situazione è particolarmente critica, con un aumento dei focolai che sono quasi raddoppiati in pochi giorni, passando da 360 a 666. La provincia di Nuoro e Oristano sono le più colpite, con numerose pecore contagiate e animali morti. Le autorità stanno applicando regole rigorose per limitare la diffusione del virus.

Anche in altre zone della Sardegna l’allerta rimane alta, con focolai registrati in diverse province. Le autorità stanno adottando misure per contenere la diffusione della malattia e proteggere gli allevamenti.

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Staff
  • PublishedSeptember 4, 2024