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Il Corridoio di Philadelphia: Nodo Critico nelle Trattative di Pace a Gaza

Le controversie sul controllo del confine tra Gaza e l'Egitto

Il Corridoio di Philadelphia: Nodo Critico nelle Trattative di Pace a Gaza

Gli Stati Uniti stanno lavorando a una nuova bozza di accordo per tentare di raggiungere la liberazione degli ostaggi e un cessate il fuoco a Gaza. Secondo indiscrezioni pubblicate dal Wall Street Journal, il testo includerebbe una proposta dettagliata riguardo allo scambio degli ostaggi e ai possibili scenari di ripresa delle ostilità. In particolare, si discute sulla durata della presenza israeliana nel Corridoio di Philadelphia, una striscia di terra che separa Gaza dall’Egitto e che rappresenta uno dei punti critici delle trattative. Il governo di Benjamin Netanyahu si mostra intransigente su questo tema, nonostante le opposizioni di Hamas e del governo egiziano.

Le autorità israeliane, insieme al ministro della Difesa Yoav Gallant, ritengono che la questione della presenza nel Corridoio non sia prioritaria al momento e che le forze armate potrebbero rientrare dopo la prima fase del cessate il fuoco. Tuttavia, il leader dell’opposizione Yair Lapid accusa Netanyahu di privilegiare le posizioni degli estremisti di destra a discapito degli ostaggi ancora detenuti. Per il premier, mantenere il controllo sul Corridoio di Philadelphia rappresenta una linea rossa non negoziabile.

Il Corridoio di Philadelphia: un nodo cruciale

Il Corridoio di Philadelphia, noto anche come Philadelphi Route, è un tratto di terra lungo 14 chilometri e largo solo 100 metri che si estende lungo il confine tra la Striscia di Gaza e l’Egitto, includendo il valico di Rafah. Netanyahu sostiene che il controllo di questa zona è essenziale per impedire ad Hamas di riarmarsi. La strada di pattuglia è stata costruita dall’esercito israeliano durante l’occupazione di Gaza tra il 1967 e il 2005. Dopo il ritiro israeliano, il corridoio è diventato responsabilità dell’Egitto e dell’Autorità Palestinese, con poliziotti egiziani dispiegati per contrastare il contrabbando.

I tunnel di Hamas e il contrabbando

Dopo il blocco totale della Striscia da parte di Israele, i tunnel sotto il Corridoio di Philadelphia sono diventati cruciali per il contrabbando di armi, droga e beni di consumo a Gaza. L’Egitto ha intensificato le operazioni anti-tunnel dopo l’ascesa al potere di Abdel Fattah al-Sisi nel 2013, accusando i militanti palestinesi di collaborare con gruppi jihadisti nel Sinai. Nonostante gli sforzi per distruggere i tunnel da entrambi i lati del confine, il contrabbando è continuato, seppur in misura ridotta.

Strategie per fermare il contrabbando

Per Israele, l’obiettivo principale è impedire il contrabbando attraverso il Corridoio di Philadelphia. Si sono proposte soluzioni come il dispiegamento di truppe di Paesi terzi o di organizzazioni internazionali come l’ONU. In alternativa alla presenza militare, alcuni esperti suggeriscono l’utilizzo di tecnologie avanzate, come sensori di sorveglianza e sistemi di controllo del territorio, per contrastare efficacemente la ricostruzione dei tunnel di Hamas.

Soldati israeliani in uno dei tunnel di Hamas a Gaza - foto Lapresse (AP Photo/Victor R. Caivano)
Soldati israeliani in uno dei tunnel di Hamas a Gaza – foto Lapresse (AP Photo/Victor R. Caivano)
Staff
  • PublishedSeptember 4, 2024