Scandalo intervista ministro Sangiuliano al Tg1
Critiche e polemiche sull'occupazione della Rai e il ruolo del governo
L’intervista del ministro Sangiuliano al Tg1 è stata oggetto di pesanti critiche da parte dell’opposizione, che l’ha definita un’occupazione della Rai. Il colloquio con il direttore Marco Chiocci è durato più di 10 minuti e è stato trasmesso integralmente subito dopo il telegiornale, con lo slittamento di Affari tuoi. Durante l’intervista, il ministro ha rivelato di aver avuto un rapporto affettivo con Maria Rosaria Boccia, coinvolta in un presunto incarico di consulenza al ministero della Cultura, e di aver valutato la possibilità di nominarla come consigliera, bloccando poi tutto quando la relazione è diventata più intima.
Le critiche non si sono fatte attendere. La senatrice Simona Malpezzi ha dichiarato che la tv di Stato, finanziata dai contribuenti, è stata messa a disposizione del ministro Sangiuliano anziché affrontare la questione Boccia in Parlamento, occupando così la prima serata Rai con il consenso del premier. Secondo Malpezzi, la tv di Stato sta servendo il potere anziché fare storia, infangando le istituzioni. Il Movimento 5 Stelle, rappresentato in Vigilanza Rai, ha annunciato che porterà la questione in Commissione, definendo la vicenda una “soap opera triste” con il ministro della Cultura come protagonista, che trova uno spazio sproporzionato nel principale telegiornale della tv pubblica.
La presidente della Vigilanza, Barbara Floridia, si è interrogata sul ruolo del governo, chiedendosi se si tratti di un governo o di una soap opera, e sottolineando che i cittadini non meritano di essere trattati come spettatori di telenovelas mentre l’Italia affronta gravi problemi. Matteo Renzi ha commentato in maniera concisa ma incisiva sui social, affermando che in un Paese civile un ministro dovrebbe rendere conto in Parlamento e non al Tg1.
La deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi ha aggiunto che mai nella storia del servizio pubblico si era visto uno stravolgimento del palinsesto e l’assegnazione di 15 minuti a un ministro per fini personali. Boschi ha chiesto che i vertici dell’azienda siano convocati immediatamente dalla commissione di Vigilanza Rai, sottolineando che Sangiuliano ha scelto di occupare uno spazio dell’informazione Rai, finanziato dai cittadini, anziché presentarsi in Parlamento per chiarire la situazione. Boschi ha concluso dicendo che si è andati oltre il “TeleMeloni”, riferendosi a episodi controversi del passato.