Cronaca

Condannato agente polizia per pestaggio transgender a Milano

Giudice: violenze gratuite e sproporzionate, condanna a 10 mesi

Condannato agente polizia per pestaggio transgender a Milano

La giudice Patrizia Nobile ha descritto atti di violenza gratuita e inaudita, quali calci, trascinamento per i capelli e colpi inferti con il distanziatore, nel contesto della sentenza che ha condannato a 10 mesi uno degli agenti della polizia locale per il presunto pestaggio di una donna transgender di 42 anni a Milano nel maggio 2023. Il reato contestato è lesioni aggravate. Cinque poliziotti sono stati indagati, come riportato da MilanoToday.

La vittima, di nome Bruna, è stata immobilizzata con lo spray al peperoncino e colpita con un manganello. La scena è stata ripresa da alcuni studenti dell’ateneo affacciati alla finestra, i quali hanno successivamente pubblicato il video sui social media.

Nonostante avesse meno anzianità di servizio rispetto ai suoi colleghi, l’agente condannato aveva il potere e il dovere di intervenire per impedire la prosecuzione della condotta violenta, anche solo arretrandosi e dissociandosi, secondo quanto affermato dalla giudice. Il Tribunale ha ritenuto che il poliziotto abbia contribuito attivamente a creare le condizioni che hanno portato all’aggressione, culminando nell’apposizione delle manette.

La giudice Nobile ha evidenziato che, dopo le violenze subite, l’applicazione delle manette ai polsi di Bruna ha aggiunto ulteriore peso e ha definito l’azione come sproporzionata e controproducente. Ha inoltre sottolineato che i quattro vigili non sono stati mossi da discriminazione, odio o pregiudizi legati all’orientamento sessuale della vittima.

Uno degli agenti è stato condannato a 10 mesi con rito abbreviato, mentre gli altri quattro e una donna di 43 anni accusata di vari reati affronteranno il processo a partire dal 14 novembre. Due agenti erano stati prosciolti durante l’udienza preliminare.

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Staff
  • PublishedSeptember 5, 2024