Messico: Riforma Giudiziaria e Voto Popolare
López Obrador firma la controversa riforma giudiziaria
Il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador ha annunciato domenica la firma di una controversa riforma giudiziaria che farebbe del Messico il primo paese al mondo a eleggere tutti i suoi giudici tramite voto popolare. Il leader del partito Morena ha sottoscritto il decreto in un video diffuso sui social media, definendo l’evento come una giornata storica. Accanto a lui c’era la presidente eletta Claudia Sheinbaum, sua stretta alleata che lo sostituirà a partire dal primo ottobre dopo aver vinto le elezioni in modo schiacciante.
Le modifiche istituzionali rappresentano un punto fermo per López Obrador, il quale ha criticato aspramente il sistema giudiziario esistente, definendolo marcio, corrotto e al servizio dell’élite politica ed economica. Nonostante la resistenza della magistratura, che promette di invalidare la riforma, il partito Morena gode di un ampio sostegno popolare e Sheinbaum è determinata a seguire le orme del suo predecessore.
La riforma giudiziaria è stata oggetto di critiche da parte degli oppositori, che la considerano populista e antidemocratica, e dagli esperti legali, preoccupati per la vulnerabilità dei giudici eletti alle pressioni della criminalità in un Paese dove i potenti cartelli della droga esercitano un forte controllo, ricorrendo spesso alla corruzione e all’intimidazione per influenzare le istituzioni statali.
In carica dal 2018, López Obrador ha spesso attaccato la magistratura, concentrandosi in particolare sulla Corte Suprema, che ha ostacolato alcune delle sue politiche nei settori delicati dell’energia e della sicurezza.
La scorsa settimana, alcuni manifestanti hanno assaltato il Senato per opporsi al piano di sostituire i magistrati con cittadini eletti, gridando “La magistratura non cadrà”. Ciò ha costretto i deputati a sospendere il dibattito e a trasferirsi altrove. Gli oppositori del governo accusano López Obrador di minare la democrazia messicana.
La riforma ha suscitato una rapida reazione dagli Stati Uniti, principale partner commerciale del Messico. Washington ha avvertito che le riforme minacciano la fiducia degli investitori nel quadro giuridico messicano.