Ambiente

Furia dell’uragano Boris: inondazioni devastanti in Europa centrale

Emergenza inondazioni: vittime, danni e misure di emergenza nei Paesi colpiti

Furia dell’uragano Boris: inondazioni devastanti in Europa centrale

La furia dell’uragano Boris continua a colpire l’Europa centrale, causando vittime, danni ingenti e lasciando migliaia di persone senza tetto. Diversi governi della regione stanno adottando misure di emergenza a seguito delle inondazioni che hanno colpito diverse nazioni, causando almeno 10 vittime dalla Polonia alla Romania e lasciando molte città sommerse o ricoperte di detriti dopo giorni di forti piogge.

Le aree di confine tra la Repubblica Ceca e la Polonia sono state fortemente colpite nel fine settimana. Ponti crollati, case distrutte e villaggi sommersi sono solo alcune delle conseguenze. Il governo polacco ha dichiarato lo stato di calamità, mentre nella Repubblica Ceca il fiume Morava ha sommerso gran parte di Litovel, una città con quasi 10mila abitanti, costringendo alla chiusura di scuole e strutture sanitarie.

Le inondazioni hanno colpito anche Ostrava, capoluogo della regione ceca nord-orientale, provocando la chiusura di una centrale elettrica e di due impianti chimici. Più di 12mila persone sono state evacuate nella Repubblica Ceca, con la conferma della prima vittima da parte delle autorità.

In Romania, le inondazioni hanno causato sei vittime durante il fine settimana, mentre un vigile del fuoco austriaco è morto domenica. Anche in Polonia si è registrato un annegamento. Il ministro delle Infrastrutture di Varsavia ha segnalato un secondo decesso.

La situazione potrebbe peggiorare ulteriormente, con Bratislava e Budapest che si preparano all’innalzamento del Danubio. In Austria, i livelli dei fiumi si sono abbassati, ma si prevede una seconda ondata di piogge intense. A Vienna, quattro linee della metropolitana sono ancora parzialmente chiuse a causa della minaccia dei fiumi Wien e Danubio.

Anche l’Ungheria si prepara al peggio, con soldati dispiegati nel nord-ovest e il Danubio che dovrebbe raggiungere livelli record. Il premier Viktor Orban ha annullato impegni internazionali per coordinare la risposta all’emergenza.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha espresso solidarietà alle vittime delle inondazioni e assicurato il sostegno dell’Unione Europea. Gli esperti climatici dell’IPCC hanno previsto un aumento delle inondazioni dovute al riscaldamento globale. I Verdi al Parlamento europeo hanno sottolineato che la lotta al cambiamento climatico è una sfida comune che richiede un impegno collettivo.