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Crisi tra Israele e Hezbollah: il ritorno a casa dei evacuati in pericolo

Il conflitto tra Israele e Hezbollah mette a rischio migliaia di vite nel Nord del Paese

Crisi tra Israele e Hezbollah: il ritorno a casa dei evacuati in pericolo

Riportare in sicurezza a casa i 60mila israeliani evacuati dal Nord del Paese a causa degli attacchi del gruppo terroristico Hezbollah provenienti dal Libano è diventato l’obiettivo principale del governo Netanyahu. Questo nuovo fronte di guerra con il Libano, temuto da mesi e che potrebbe coinvolgere anche l’Iran, potrebbe sfociare in un conflitto su vasta scala, superando i confini regionali.

Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha dichiarato durante un incontro con l’inviato di Joe Biden in Israele e Libano, Amos Hochstein, che la possibilità di un accordo si sta esaurendo. Hezbollah continua a collaborare con Hamas e rifiuta di porre fine al conflitto. Gallant ha sottolineato che l’unica soluzione rimasta per far tornare le comunità settentrionali israeliane alle loro case è un’azione militare.

Il gabinetto di sicurezza ha confermato che il ritorno sicuro dei residenti del nord alle loro case è ora il quarto obiettivo di guerra di Israele. Questo nuovo obiettivo si aggiunge agli altri già dichiarati: l’eliminazione di Hamas e delle sue capacità militari, la liberazione di tutti gli ostaggi e garantire che la Striscia di Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele.

Israele ha minacciato di lanciare un’ampia operazione per allontanare Hezbollah dal confine settentrionale, noto come “linea blu” con il Libano, tracciata dalle Nazioni Unite. Hezbollah, con il sostegno dell’Iran, ha dichiarato che interromperà gli attacchi solo dopo la fine della guerra a Gaza. Attacchi con razzi e droni dal Libano hanno causato danni e incendi, ma fortunatamente nessuna vittima.

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Il ministro della difesa Gallant con l’inviato Usa Hochstein

Le forze di difesa israeliane hanno risposto bombardando alcuni siti di Hezbollah nel sud del Libano, causando la morte di almeno un miliziano. Le sirene antimissile continuano a suonare nelle località israeliane vicino al confine con il Libano. Le tensioni con Hezbollah si sono acuite, culminando in attacchi sempre più frequenti che hanno causato vittime sia tra i civili israeliani che tra i soldati dell’IDF.

Da mesi i residenti del Nord hanno esercitato pressioni su Tel Aviv per garantire la loro sicurezza. Le mediazioni statunitensi non hanno portato a una soluzione, con Hochstein che ha avvertito che un’offensiva israeliana su larga scala potrebbe innescare una guerra regionale prolungata anziché garantire il ritorno delle persone evacuate alle loro case.

Finora, la guerra a bassa intensità ha causato la morte di civili e soldati da entrambe le parti. Hezbollah ha riportato numerose perdite tra i suoi miliziani, sia in Libano che in Siria, dove Israele ha condotto raid per colpire le milizie filoiraniane che minacciano la sicurezza del Paese.

Staff
  • PublishedSeptember 17, 2024