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Lo stupratore di Avignone: confessione di un inferno durato dieci anni

Il caso che ha scosso la Francia e il coraggio di Gisele nel processo pubblico

Lo stupratore di Avignone: confessione di un inferno durato dieci anni

Un inferno durato dieci anni è emerso dopo mezzo secolo di matrimonio, portando Dominique Pelicot sul banco degli imputati del tribunale penale di Avignone, nel sud della Francia. Il 71enne ha confessato di essere uno stupratore, ammettendo di aver coinvolto almeno altri 50 uomini, di età compresa tra i 26 e i 74 anni, nell’abuso della moglie Gisele. Le accuse parlano di oltre 200 stupri, molti dei quali ripresi con una telecamera per il piacere.

L’ammissione di colpevolezza di Pelicot è giunta dopo una sua assenza dal tribunale per motivi di salute. Arrivato in aula con un bastone, ha rivolto la parola agli altri imputati, rivelando che tutti sapevano delle violenze perpetrate su Gisele mentre era incosciente a causa di ansiolitici. Ha espresso pentimento verso la moglie, i figli e i nipoti, definendo le sue azioni imperdonabili.

Gisele, la vittima, presente in aula con il fratello Joel, ha dichiarato di aver vissuto per cinquant’anni con un uomo che non avrebbe mai immaginato capace di tali atti. Ha descritto la sua fiducia in lui e il dolore nel confrontarsi con la realtà dei fatti.

Alcuni co-imputati hanno ammesso di aver saputo del drogaggio di Gisele da parte di Pelicot, mentre altri credevano di partecipare a una fantasia di coppia scambista. Pelicot ha difeso la sua condotta, attribuendola a un’infanzia segnata da violenza e abusi.

Il caso ha scosso la Francia, con migliaia di persone che hanno manifestato contro lo stupro in sostegno a Gisele. La donna ha chiesto che il processo fosse pubblico per sensibilizzare sull’uso di droghe per commettere abusi sessuali, ringraziando i manifestanti per il sostegno nella sua battaglia.

Staff
  • PublishedSeptember 17, 2024