Scandalo corruzione e favoritismi nell’ambito della sicurezza sul lavoro
Un dipendente pubblico coinvolto in un'indagine per regali in cambio di certificazioni
Un dipendente pubblico del Dipartimento di sanità pubblica-impiantistica e antinfortunistica dell’Ausl di Piacenza è stato coinvolto in un’indagine condotta dalla questura di Piacenza e dalla procura emiliana insieme ad altre 15 persone. Si sospetta che abbia rilasciato certificazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e abbia favorito alcuni imprenditori nella risoluzione di problematiche sugli infortuni accaduti nelle loro aziende in cambio di regali, che vanno da bottiglie di vino pregiato a biglietti per partite di calcio di serie A in Emilia-Romagna e Lombardia.
L’indagine è partita nell’estate del 2023, quando la polizia è intervenuta per un grave infortunio sul lavoro presso un’officina di riparazioni. Durante l’intervento, è emerso che l’azienda aveva già ripristinato la scena dell’incidente, ostacolando ulteriori accertamenti. La procura ha iniziato a sospettare del dipendente Asl addetto ai controlli, considerando dubbia la situazione riscontrata.
Dalle indagini è emerso che l’imprenditore coinvolto si era rivolto a un libero professionista per risolvere le problematiche seguite all’infortunio. Questo ha portato all’identificazione del dipendente dell’Ausl piacentina coinvolto nel caso. Si è scoperto che per anni avrebbe favorito l’imprenditore in cambio di regali vari. La questura ha sottolineato che il dipendente avrebbe richiesto compensi anche per il suo mero interessamento, diventando un punto di riferimento per alcune medio-piccole imprese nell’ambito dell’infortunistica sul lavoro e della certificazione di impianti.
Le indagini, che hanno incluso intercettazioni telefoniche, hanno evidenziato la condotta contraria ai doveri d’ufficio del dipendente pubblico, che avrebbe mercificato la sua funzione pubblica per ottenere regali come bottiglie di vino pregiate e biglietti per partite di calcio di serie A in Lombardia ed Emilia-Romagna. Altri dipendenti pubblici sono stati individuati come coinvolti nelle pratiche illegali del primo indagato, e si sta valutando la natura e l’entità del loro coinvolgimento. I 16 indagati dovranno rispondere a varie accuse, tra cui corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, concussione e falso in atto pubblico.
