Politica

Polemiche e solidarietà: la libertà di espressione a rischio

Il caso di Christian Raimo e le critiche al ministro Valditara

Polemiche e solidarietà: la libertà di espressione a rischio

Christian Raimo si trova nuovamente al centro di polemiche e controversie. Dopo le critiche mosse lo scorso marzo riguardo alla violenza legittima contro i neonazisti, che avevano portato all’avvio di un’indagine interna da parte dell’Ufficio scolastico regionale per il Lazio, ora lo scrittore, insegnante e attivista romano è oggetto di un nuovo provvedimento disciplinare. Questa volta, l’accusa è quella di aver espresso critiche sulle politiche del ministro dell’istruzione Valditara.

Raimo ha manifestato sorpresa di fronte a questo nuovo provvedimento disciplinare, sottolineando come venga sanzionata la libertà di espressione e di critica nei confronti delle scelte politiche di un ministero e di un governo. L’ex candidato di Avs alle elezioni europee ha evidenziato che, secondo il provvedimento, avrebbe commesso diversi illeciti, tra cui ledere l’immagine del ministero, asserendo che tali accuse vanno contro l’articolo 21 e l’articolo 33 della Costituzione, che garantiscono la libertà di espressione e di insegnamento.

L’annuncio del provvedimento disciplinare ha scatenato una rapida mobilitazione di solidarietà nei confronti di Raimo. Numerose personalità del mondo della cultura e dell’arte, tra cui Roberto Saviano, Zerocalcare, Adriano Sofri e molti altri, hanno espresso il loro sostegno allo scrittore. Giorgio Parisi, Colapesce, Dimartino, Carlo Ginzburg e altri hanno sottoscritto un appello in difesa della libertà di dissentire, evidenziando la gravità della situazione in cui un insegnante rischia il licenziamento per aver criticato il ministro dell’Istruzione e del Merito.

Nell’appello si sottolinea che la vicenda di Raimo mette in luce una preoccupante deriva autoritaria e un rischio per la democrazia sostanziale in Italia. Il procedimento disciplinare a carico dell’insegnante potrebbe portare alla sua sospensione senza stipendio e persino al licenziamento, il che è stato definito incredibile considerando che la critica espressa era una metafora chiara e popolare sulle politiche del ministro Valditara, paragonate alla ‘Morte Nera’ di Star Wars per evidenziarne i punti deboli.

I firmatari dell’appello non hanno esitato a denunciare il pericolo rappresentato da provvedimenti di questo tipo, definendo il rischio di “democrazie solo formali” o “democrature”, che minacciano la libertà di espressione e di critica come principi fondamentali delle democrazie liberali.

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