Politica

Il Decreto Omnibus: critiche e polemiche sull’accordo di potere

Analisi delle contestazioni e delle implicazioni del decreto approvato

Il Decreto Omnibus: critiche e polemiche sull’accordo di potere

Il testo del cosiddetto Decreto Omnibus è stato sottoposto a questione di fiducia dal governo, dopo essere stato approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze ed essere ora all’esame del Senato in prima lettura. Le opposizioni hanno criticato il decreto definendolo come un insieme di norme che favoriscono gli evasori fiscali e coloro che non rispettano le regole, nonché come una serie di favoritismi che i partiti della maggioranza si sono spartiti con difficoltà.

Francesco Boccia, capogruppo del Partito Democratico in Senato, ha dichiarato a Today.it che il Decreto Omnibus contiene un condono fiscale che favorisce elusori ed evasori. Si stanno scaricando addirittura 900 milioni di euro dal fondo pressione fiscale per coprire i ravvedimenti, evidenziando un disegno politico che anziché allargare la base imponibile e ridurre la pressione fiscale, fa esattamente il contrario, riducendo la base imponibile e creando un sistema fiscale su misura a vantaggio di elusori, evasori e autonomi che spesso utilizzano la flat tax in modo non trasparente.

Le opposizioni contestano non solo il condono fiscale che potrebbe costare oltre 781 milioni di euro, ma anche l’intero impianto del decreto. Boccia ha sottolineato che si tratta di un insieme di norme prive di un filo logico, contenente misure discutibili su vari settori come formazione, istruzione, ricerca, attività culturali, enti locali e investimenti in Africa. Inoltre, sono stati sottratti 750 milioni di euro dal Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr.

Il capogruppo del Partito Democratico ha evidenziato che il Decreto Omnibus rappresenta un accordo di potere tra i partiti della maggioranza, con poche misure che effettivamente migliorano la vita delle persone comuni. Si tratta di operazioni che favoriscono gruppi di interesse, basate su un patto di potere che tiene insieme a fatica i tre partiti della maggioranza, con tensioni e conflitti evidenti durante le discussioni in commissioni congiunte.

Il decreto contiene disposizioni che riguardano regole urbanistiche, catastali e procedure edilizie, come il superamento catastale dei mobili dei campeggi, sollevando dubbi se riguarderà anche i dehors dei bar e dei ristoranti. Inoltre, è stato introdotto il ‘bonus tredicesima’ del valore di meno di 100 euro lordi, destinato a una platea poco chiara che deve richiederlo come un’elemosina.

Il senatore Boccia ha anche menzionato lo scontro tra il ministro Giancarlo Giorgetti e Claudio Lotito riguardo alla norma che consente l’ingresso dei supporter nel board delle società calcistiche, evidenziando un’ingerenza nel mondo del calcio da parte del governo. Il Piano Strutturale di Bilancio è stato rimandato, presentando ritardi e contenendo tagli ai servizi, compresa la sanità, a causa delle risorse investite per favorire gli evasori fiscali.

Il senatore ha concluso sottolineando l’approccio “barbaro” del governo, che presenta un Piano Strutturale di Bilancio con previsioni di debito fino al 2027, dimostrando una gestione finanziaria discutibile e poco responsabile.

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Renato Schifani (LaPresse)