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Bancarotta fraudolenta nella Prestige Srl: condanna confermata dalla Cassazione

Investimenti fallimentari e celebrità coinvolte: il caso della società immobiliare

Bancarotta fraudolenta nella Prestige Srl: condanna confermata dalla Cassazione

La Cassazione ha confermato la condanna definitiva a cinque anni di carcere per bancarotta fraudolenta per Fabio Viero, 60 anni, amministratore delegato della Prestige Srl, e per Ugo Antonio Barchiesi, 70enne di Matera, fondatore della società immobiliare con sede a Padova, fallita nel 2013.

La Prestige Srl era stata fondata nel 2010 con l’intento di investire in immobili di lusso, come hotel e resort, tra cui il celebre castello di Velden in Carinzia. Tra gli investitori coinvolti nei progetti di investimento, che avevano versato ingenti somme di denaro, vi erano vari calciatori e personaggi famosi, attratti dalle promesse di guadagni elevati. Tra di essi, ricordiamo Luca Toni, Riccardo Montolivo, Cristian Zaccardo, Bosko Jankovic, Sebastien Frey, Alex Manninger, Igor Budan e Rolando Bianchi, tutti soci della Prestige al momento del lancio dell’azienda.

Tuttavia, in breve tempo, l’azienda si è trovata con un passivo di 6,8 milioni di euro e nel 2013 ha dichiarato fallimento, solamente tre anni dopo l’avvio del progetto. Alcuni finanziatori, tra cui Zaccardo, avevano denunciato la truffa legata all’investimento nel castello di Velden, ma il procedimento era stato archiviato.

La condanna iniziale è stata emessa nel 2016 con un rito abbreviato, seguita dalla sentenza della corte d’Appello nel 2023, ora confermata dalla Cassazione.