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La difesa aerea di Israele contro l’attacco missilistico dell’Iran

Tecnologie avanzate e costi elevati: la sfida della protezione del territorio israeliano

La difesa aerea di Israele contro l’attacco missilistico dell’Iran

L’attacco missilistico dell’Iran contro Israele in risposta all’assassinio del capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, e all’invasione israeliana del Libano ha visto piovere 180 missili balistici, inclusi il nuovo missile ipersonico Fattah-1, con una gittata di circa 1.400 km. Nonostante l’intensità dell’attacco, non sono state riportate vittime in Israele, con solo un morto in Cisgiordania e danni limitati, grazie al sofisticato sistema di difesa aereo israeliano.

Israele ha risposto efficacemente grazie ai suoi avanzati sistemi di difesa, come Arrow 2 e Arrow 3, sviluppati in collaborazione con gli Stati Uniti. Il sistema David’s Sling è stato fondamentale nel contrastare i missili a medio raggio, utilizzando intercettori cinetici hit-to-kill come Stunner e SkyCeptor, capaci di colpire obiettivi fino a 300 chilometri di distanza.

Il noto Iron Dome, invece, è stato cruciale nell’intercettare razzi a corto raggio, come quelli lanciati da Hamas da Gaza. Questo sistema, sviluppato inizialmente da Israele dopo la guerra del Libano del 2006 e successivamente supportato dagli Stati Uniti, ha dimostrato la sua efficacia nel proteggere il Paese durante i periodi di conflitto.

Il costo elevato dei missili utilizzati per la difesa israeliana è un aspetto da considerare, con un singolo missile Arrow che può arrivare a costare 3,5 milioni di dollari e gli intercettori David’s Sling intorno al milione di dollari ciascuno. Ogni intercettore Iron Dome, invece, ha un costo di produzione dai 40mila ai 50mila dollari, rendendo la difesa aerea una spesa significativa per Israele.

L’Iran ha schierato parte del suo arsenale militare per l’attacco contro Israele, utilizzando missili Emad e Ghadr, capaci di raggiungere il territorio israeliano in soli 12 minuti. Tra questi, il missile ipersonico Fattah-1, viaggiante a Mach 5, ha rappresentato una minaccia particolarmente temibile, raggiungendo Israele in soli 7 minuti e potenzialmente armabile con testate nucleari in futuro, se Teheran dovesse continuare lo sviluppo del suo programma atomico.

Il sistema anti-missilistico israeliano Iron Dome (LaPresse)
Il sistema anti-missilistico israeliano Iron Dome (LaPresse)
fattah missile lapresse
Il missile Fattah durante la presentazione avvenuta il 6 giugno 2023 (Foto LaPresse)
Staff
  • PublishedOctober 3, 2024