La conquista di Vuhledar: una svolta nel conflitto russo-ucraino
Le implicazioni strategiche della presa della cittadina nel Donbass
I russi hanno conquistato la cittadina martoriata di Vuhledar nel Donetsk, che contava 14mila abitanti prima della guerra ma ora è ridotta a un cumulo di macerie. In questa località si trova un’importante area fortificata delle forze armate ucraine, considerata una delle più cruciali nel Donbass meridionale.
Sui canali Telegram dei propagandisti militari russi sono stati diffusi video che mostrano il personale militare russo che pianta bandiere russe in diverse zone della città. Per quasi tre anni, Vuhledar è stata il baluardo difensivo dell’Ucraina nel Donbass meridionale, ma alla fine di settembre le truppe russe l’avevano quasi completamente circondata.
Il comando militare orientale ucraino ha dato l’ordine di abbandonare la città per evitare l’accerchiamento, concedendo il permesso di effettuare una manovra di ritiro delle unità da Vuhledar per preservare il personale e l’equipaggiamento militare e prepararsi per ulteriori azioni.
La perdita di Vuhledar complicherà la difesa di Pokrovsk e rafforzerà le linee di rifornimento russe, come già previsto dalle forze armate ucraine. La posizione elevata di Vuhledar sopra una strada est-ovest importante potrebbe essere sfruttata come punto di partenza per attaccare altri centri di trasporto militare ucraini a ovest.
La conquista di Vuhledar rappresenta per Vladimir Putin una delle sue vittorie più significative sul campo di battaglia da quando le sue forze hanno preso il controllo di Avdiivka a febbraio. Questo conferma l’efficacia delle tattiche di fanteria di massa del Cremlino che hanno permesso alle forze russe di ottenere progressi costanti lungo la linea del fronte, ma a un alto costo, negli ultimi 12 mesi.