Lo scandalo tra Gennaro Sangiuliano, Maria Rosaria Boccia e Alfonso Signorini
Un'intreccio di mail, fotografie e presunti favori nel mondo della politica e della televisione
Il triangolo, o forse sarebbe meglio dire il quadrato (visto che in questa storia c’è finita anche Federica Corsini), che nessuno si immaginava di leggere, si è allargato alle sfere della tv. Il caso dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano e di Maria Rosaria Boccia si è trasformato in un coinvolgimento nel già delicato caso di Alfonso Signorini, direttore editoriale di Chi e conduttore del Grande Fratello.
Il Fatto Quotidiano ha pubblicato lo scambio di mail avvenuto tra Signorini e Sangiuliano riguardante tre servizi fotografici che li coinvolgevano insieme a Boccia. Questi servizi, risalenti al 4 agosto, sono stati oggetto di discussione prima che lo scandalo esplodesse. Tutto si svolgeva all’interno del Ministero della Cultura in via del Collegio Romano.
Lo scambio di mail tra i protagonisti rivela dettagli interessanti. Sangiuliano riceve un messaggio da Signorini che lo informa di servizi fotografici che lo ritraggono con la sua assistente in varie situazioni, senza nulla di compromettente. Tuttavia, una delle agenzie che ha scattato le foto ha diffuso la notizia di una presunta separazione dal suo coniuge e di una relazione con l’assistente. Signorini decide di acquistare il servizio per evitare ulteriori diffamazioni.
La mail viene poi inoltrata a Boccia, che ironicamente chiede se Signorini voglia dei soldi da Sangiuliano. Quest’ultimo rassicura che non c’è nulla di compromettente e che si tratta solo di pettegolezzi infondati. Sangiuliano sottolinea che la sua assistente ha un fidanzato e che lui è felicemente sposato, smentendo così le voci circolate.
Signorini, tuttavia, specifica che non ha mai acquistato il servizio fotografico, nonostante la mail inviata a Sangiuliano desse l’impressione contraria. Il direttore rivela di aver scoperto che le foto non erano significative e che il costo richiesto era eccessivo, quindi ha deciso di non procedere con l’acquisto. Questo dettaglio spiega perché le foto siano state pubblicate su Gente a settembre, quando il caso è diventato di dominio pubblico grazie a Dagospia.
La questione del presunto “grande favore” fatto da Sangiuliano a Signorini viene dibattuta. Sangiuliano menziona un’intervista di Boccia in cui si accenna a ricatti subiti, senza però fornire prove concrete. Il legale dell’ex ministro sottolinea che si tratta di affermazioni infondate. Sangiuliano nega di aver mai ricevuto favori da Signorini e chiarisce che i due si sono solo scambiati cortesie professionali in passato.
Il dubbio sul presunto favore rimane. Signorini respinge l’ipotesi che il suo coinvolgimento nella regia dell’opera alla Verona Arena possa essere stato un favore da parte di Sangiuliano. Sangiuliano, a sua volta, sottolinea che un ministro non ha voce in capitolo sulle decisioni riguardanti le fondazioni lirico-sinfoniche e che non ha mai discusso di Signorini con il soprintendente dell’Arena di Verona.