Crisi tra Israele e Iran: consultazioni di alto livello
Possibile risposta coordinata con gli USA e Emirates cancella voli
Il Capodanno ebraico è stato un giorno di festa, ma il primo ministro Benyamin Netanyahu ha tenuto consultazioni di alto livello per decidere la risposta all’attacco missilistico dell’Iran di martedì. Secondo i media israeliani, Israele chiederà un prezzo elevato al regime degli ayatollah. Si prevede una dura risposta coordinata con l’amministrazione Biden, da attuare nei prossimi giorni.
La compagnia aerea Emirates ha cancellato immediatamente tutti i voli da/per Iraq (Bassora e Baghdad), Iran (Teheran) e Giordania (Amman) fino al 5 ottobre.
Dagli Stati Uniti è giunta la conferma che Israele intende colpire duramente la Repubblica islamica. Joe Biden ha dichiarato di discutere con l’alleato la possibilità di raid contro le installazioni petrolifere.
L’attacco dell’Iran per vendicare la morte di Hassan Nasrallah e Ismail Haniyeh è stato più incisivo rispetto a quello di aprile, con missili potenti che hanno colpito basi militari israeliane. L’Iran si prepara al peggio, con possibili obiettivi tra cui le installazioni petrolifere.
È difficile attaccare i laboratori nucleari iraniani, dove si sta arricchendo l’uranio per la bomba atomica. Solo gli Stati Uniti avrebbero la capacità di distruggere i bunker.
Domani si terranno i funerali di Nasrallah a Teheran con Khamenei. Nel frattempo, i civili in Libano stanno vivendo una situazione catastrofica a causa degli attacchi israeliani contro Hezbollah. Circa 1,2 milioni di persone sono state sfollate dal 23 settembre, con vittime tra coloro che erano già sfollati.
Il conflitto tra Israele e Hezbollah, iniziato quasi un anno fa in solidarietà con Hamas a Gaza, è il più grave dalla guerra del 2006. Il capo di stato maggiore israeliano ha dichiarato la determinazione di distruggere l’infrastruttura terroristica di Hezbollah vicino al confine.
