Ambiente

La controversia della maxi miniera di litio in Francia

Progetto Emili: impatto ambientale e resistenze locali

La controversia della maxi miniera di litio in Francia

La Francia sta progettando di costruire la sua prima maxi miniera di litio, che potrebbe alimentare la produzione annuale di 700mila veicoli elettrici, contribuendo così a ridurre l’inquinamento derivante dalle auto a benzina e diesel. Tuttavia, il progetto si scontra con la resistenza non solo degli agricoltori locali, ma anche degli ambientalisti.

Il progetto Emili:

  • Il progetto Emili è stato annunciato nell’ottobre 2022 dalla compagnia mineraria francese Imerys e mira a estrarre un giacimento di litio a Échassières, nel centro della Francia. L’investimento complessivo ammonta a 1 miliardo di euro, e secondo i promotori il litio estratto potrebbe alimentare le batterie di 700mila auto elettriche per i prossimi 25 anni.
  • Il governo ha inserito il progetto tra le opere di interesse strategico, ma deve fare i conti con la resistenza delle comunità locali. Il Cndp, un comitato indipendente, ha presentato un rapporto che evidenzia opinioni divise sulla prima miniera di litio della Francia.
  • Alcuni sostengono che l’urgenza del cambiamento climatico giustifichi un aumento della produzione di litio in Francia, mentre altri propongono una riduzione del consumo energetico e criticano l’impatto del consumismo sul mondo vivente.

La critica ambientalista:

  • Agricoltori e ambientalisti locali si oppongono al progetto per preservare il carattere rurale e verde della regione. Una delle preoccupazioni riguarda la gestione delle scorie e dei rifiuti derivanti dall’attività estrattiva e di conversione.
  • Gli sviluppatori propongono di utilizzare le scorie per riempire i pozzi minerari inutilizzati, ma gli ambientalisti chiedono maggiori garanzie sull’impermeabilità dei tunnel per evitare la contaminazione delle risorse idriche locali.
  • Un’altra preoccupazione riguarda le esigenze idriche del progetto, stimate in 1,2 milioni di metri cubi di acqua, da reperire nei bacini fluviali locali già afflitti da carenze idriche croniche.

Il quadro in Europa:

  • L’Unione europea si interessa da tempo all’approvvigionamento di litio e ha lanciato un Piano d’Azione per le materie prime critiche nel 2020 per promuoverne la produzione e raffinazione a livello locale, riducendo la dipendenza dalla Cina, principale dominatore del mercato delle batterie.
  • Accordi siglati con il governo serbo hanno aperto una partnership per l’estrazione locale del litio. Inoltre, è stata inaugurata la prima raffineria europea di litio in Germania, evidenziando il ruolo strategico che questa risorsa riveste per il settore automobilistico.
Staff
  • PublishedOctober 4, 2024