Il commerciante provocatorio: la vetrina che fa discutere
La storia di Gianni Sartor e la sua iniziativa virale
Gianni Sartor, consigliere comunale d’opposizione a Zoppola, in Friuli Venezia Giulia, e titolare di un negozio a Pordenone, in via Rovereto, si è detto divertito, non amareggiato, di fronte agli insulti che ha ricevuto. La sua vetrina mostra da qualche settimana la foto di Ilaria Salis con la scritta “Io non posso entrare”, accompagnata da un logo con un cane e la scritta “Questo esercizio ti dà il benvenuto”. Un messaggio chiaro e provocatorio, che ha attirato l’attenzione del pubblico e scatenato polemiche.
La trovata del commerciante è diventata virale sulle pagine social, raggiungendo milioni di persone e generando reazioni contrastanti. Sartor ha spiegato al Gazzettino che si trattava di una provocazione, ma ha anche raccontato di essere stato bersaglio di recensioni negative da parte di “odiatori seriali”. Nonostante ciò, sembra affrontare la situazione con spirito ironico, sottolineando che gli insulti non sono così numerosi come potrebbe sembrare.
Sul profilo Facebook del negozio, chiamato Friûl Phone, non sono state pubblicate recensioni negative di recente, e Sartor ha dichiarato di non essere né fascista né nazista, respingendo le accuse che lo hanno definito in modo dispregiativo. Ha parlato di commenti “demenziali” da parte di coloro che lo hanno attaccato, definendoli “veri fascisti rossi”. Nonostante la tempesta di critiche, sembra mantenere un atteggiamento distaccato e divertito di fronte alla situazione.