Sydney Sibilia: il regista di Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883
Intervista al regista e ai protagonisti della serie tv Sky sulle origini degli 883
Sydney Sibilia, a 42 anni, si è affermato come uno dei registi più stimati della sua generazione. Conosciuto per aver diretto la trilogia di successo Smetto quando voglio, L’incredibile storia dell’Isola delle Rose e Mixed by Erry, ora debutta come creatore e regista di una serie tv su Sky intitolata Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883. La serie racconta le origini di una delle band italiane più celebri di sempre, gli 883, fondata da Max Pezzali e Mauro Repetto.
In occasione del lancio della serie su Sky, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare il regista salernitano insieme ai due giovani attori protagonisti: Elia Nuzzolo, che presto interpreterà il giovane Mike Bongiorno nella fiction Rai intitolata Mike, nel ruolo di Max Pezzali, e Matteo Oscar Giuggioli, noto per la sua partecipazione a Gli sdraiati, Sotto il sole di Riccione e alla fiction Vostro Onore, nel ruolo di Mauro Repetto.
Sibilia ha parlato dell’incontro tra il punk e il pop, spiegando come questi generi abbiano influenzato Pezzali e Repetto. Il regista ha raccontato come abbia immerso il cast nell’atmosfera musicale degli anni ’80-’90, partendo dal punk, genere che ha fortemente influenzato Max Pezzali. La musica di quell’epoca ha fatto parte delle playlist dei due attori ventenni, che hanno condiviso le loro canzoni preferite degli 883: “Nessun rimpianto” per Nuzzolo e “S’inkazza” per Giuggioli.
I due attori hanno trovato molte similitudini tra le insicurezze dei loro personaggi e le proprie esperienze nel mondo dello spettacolo. Sibilia ha sottolineato che la sincerità è stata fondamentale per il successo della serie. Ha anche rivelato che Nuzzolo si è adattato sorprendentemente bene alla protesi dentaria costosa utilizzata per assomigliare a Max Pezzali. La voce di Nuzzolo è straordinariamente simile a quella del cantautore, grazie alle lezioni di canto ricevute da Ciro Caravano dei Neri per Caso.
Infine, con un piccolo spoiler, Sibilia ha condiviso l’ispirazione dietro una scena particolare della serie legata a una leggenda metropolitana diffusa tra i giovani dell’epoca.