Sospetti e denunce: la setta di Miggiano e il santone Khadir
Riti, digiuni e divieti: le accuse contro il guru e le indagini della procura di Lecce
Una presunta setta con base a Miggiano (Lecce), guidata dal santone Khadir, è finita nel mirino della procura di Lecce dopo una serie di denunce presentate da familiari di ex adepti. Si parla di riti, digiuni e divieti ferrei, come quello di lavorare o di avere rapporti sessuali, per purificare il corpo e salvare l’anima. Un caso recente riguarda una donna di 36 anni trasferitasi dalla Sicilia per seguire il guru. Si dice che abbia sfilato nuda per le strade del paese su richiesta di Khadir, con il quale avrebbe convissuto in un appartamento per alcuni giorni per unirsi alla comunità religiosa attraverso una sorta di battesimo che, secondo il santone, le avrebbe consentito di rinascere.
Le indagini sono partite dalla denuncia del padre di un 47enne di Foggia, ex membro della setta. L’uomo aveva conosciuto la comunità tramite Facebook nel 2023 e si era trasferito nella casa di Khadir, dove già vivevano altre persone provenienti da varie regioni. Il 47enne avrebbe subito le imposizioni del santone 40enne: cibo e acqua limitati, divieto di avere relazioni sentimentali, sessuali e lavorative. I genitori hanno deciso di denunciare la situazione preoccupati per lo stato psicofisico del figlio, schiavo di una manipolazione psicologica. Affetto da una particolare forma di anemia, la malnutrizione avrebbe ulteriormente debilitato il suo fisico. Nonostante i tentativi dei genitori di farlo tornare a casa, il 47enne è rimasto nella comunità. La denuncia potrebbe configurare il reato di violenza privata, anche se in Italia il reato di plagio è stato abrogato.
Altre denunce sono state presentate dai genitori di una ragazza siciliana, anch’essa adepta della setta. Khadir ha negato le accuse, affermando che la maggior parte di ciò che viene detto è falso e che non ha nulla da nascondere.