Anziano arrestato per incendio doloso a Gallico: prontezza dei carabinieri salva una famiglia
Un anziano di 88 anni tenta vendetta incendiando un edificio, ma viene fermato in tempo
Un anziano di 88 anni è stato arrestato nella notte tra sabato 5 e domenica 6 ottobre a Gallico, periferia a nord di Reggio Calabria, per aver appiccato un incendio in un edificio. Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe agito per vendetta a seguito di contrasti con il proprietario dell’immobile. Tuttavia, il suo piano è stato sventato grazie all’intervento tempestivo dei carabinieri, che hanno evitato che l’incendio doloso causasse vittime.
La notte di domenica, intorno alle 2, la centrale operativa ha ricevuto una chiamata d’emergenza segnalando fiamme alte che avvolgevano un edificio. In breve tempo, pattuglie dei carabinieri e squadre dei vigili del fuoco sono intervenute sul posto, dove l’incendio minacciava di propagarsi. Le fiamme, visibili da lontano, avevano avvolto il piano terra dell’edificio, mettendo a rischio la famiglia che vi risiedeva. Grazie alla prontezza dell’intervento, tutti gli abitanti sono stati messi in salvo, evitando tragedie. Mentre i vigili del fuoco domavano le fiamme, i carabinieri hanno avviato le indagini per identificare l’autore dell’atto.
Le telecamere di sorveglianza delle abitazioni circostanti hanno fornito i primi indizi. Le riprese mostravano un uomo mascherato, con un’andatura zoppicante, che oscurava le telecamere con vernice nera prima di appiccare il fuoco alla saracinesca del garage dell’edificio. L’incendio si è rapidamente propagato, causando l’esplosione di un’auto parcheggiata all’interno e la distruzione del piano terra.
La svolta nelle indagini è giunta grazie alla conoscenza del territorio da parte dei carabinieri. L’andatura incerta dell’uomo non è sfuggita ai militari di Gallico, che, grazie al loro legame con la comunità, hanno subito sospettato di un anziano residente, già noto alle forze dell’ordine per comportamenti simili. Dirigendosi verso la sua abitazione, i carabinieri hanno raccolto prove schiaccianti: il materiale utilizzato per appiccare l’incendio e la vernice nera ancora sulle mani dell’uomo. L’arresto è stato immediato.
Questa vicenda, che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia, ha evidenziato la prontezza e la professionalità dei carabinieri nel rispondere alle emergenze. L’arresto non è solo un risultato investigativo, ma testimonia il legame tra i carabinieri e la comunità. Le indagini sono ancora in corso, pertanto il soggetto coinvolto è da considerarsi non colpevole fino a una condanna definitiva.