Digitalizzazione dei documenti di viaggio: una nuova era per la sicurezza e la mobilità
La Commissione europea propone la trasformazione digitale di passaporti e carte d'identità
La Commissione europea ha presentato una proposta che introduce la digitalizzazione di passaporti e carte d’identità. I documenti in formato digitale si otterrebbero su base volontaria: i cittadini non sarebbero obbligati ad adottarli, ma gli Stati membri non potrebbero rifiutarsi di fornire documenti in tale formato in caso di richiesta da parte del cittadino.
La proposta renderà più facile e più sicuro anche il lavoro delle guardie di frontiera, che potranno così dedicarsi a controlli più approfonditi in situazioni particolari. La commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson, ha spiegato in conferenza stampa che questa innovazione avrà un impatto positivo sulla sicurezza e sulla mobilità.
Il commissario alla Giustizia, Didier Reynders, ha sottolineato l’importanza di questa proposta per la competitività, in quanto faciliterebbe l’accesso ad app e altri servizi per le imprese. Il vice presidente della Commissione, Margaritis Schinas, ha commentato che la digitalizzazione dei documenti di viaggio è un ulteriore strumento per rafforzare la protezione delle frontiere e agevolare la mobilità delle persone e delle merci.
I documenti saranno caricati in una app sullo smartphone e inviati alle autorità di frontiera prima del viaggio, semplificando così i controlli. Il formato sarà compatibile con gli standard delle compagnie aeree, agevolando la compilazione dei dati e il rilascio delle carte d’imbarco, con alti livelli di cripto-protezione.
L’innovazione fa parte del pacchetto di digitalizzazione approvato lo scorso marzo, il portafoglio di identità digitale dell’UE (Eudi), che promette di offrire a tutti i cittadini un modo semplice per accedere ai servizi online utilizzando la propria identificazione digitale nazionale, come la patente di guida o le qualifiche professionali.
Gli Stati membri sono tenuti a fornire ai propri cittadini un’applicazione per l’identità digitale entro il 2026, basata su standard tecnici condivisi e soggetta a certificazione obbligatoria. Questi portafogli digitali includeranno un registro di tutte le transazioni, accessibile sia online che offline, e offriranno strumenti per segnalare violazioni della protezione dei dati e per interagire con altri portafogli digitali.
I cittadini avranno la possibilità di collegare il proprio portafoglio digitale alle identità digitali nazionali esistenti, come lo SPID italiano (Sistema Pubblico di Identità Digitale), e di utilizzare firme elettroniche gratuite per usi non professionali. Il modello di business del portafoglio digitale, inclusi l’emissione, l’uso e la revoca, sarà gratuito per tutte le persone fisiche, con misure per evitare discriminazioni nei confronti di coloro che scelgono di non utilizzarlo, rimanendo sempre volontario.