La Corsa al Nucleare: Il Piano Italiano per il Futuro Energetico
Implementazione di Reattori Nucleari e Ricerca sulla Fusione per il 2050
La corsa al nucleare è ufficialmente partita con la presentazione del Programma Nazionale per il nucleare sostenibile da parte del governo italiano. Il ministro Picchetto Fratin ha illustrato che il piano prevede l’implementazione di piccoli reattori nucleari nel medio termine, con un focus sulla ricerca sulla fusione nucleare nel lungo termine. L’obiettivo del governo è di integrare il nucleare per una percentuale compresa tra l’11 e il 22 per cento del fabbisogno energetico entro il 2050.
Entro fine ottobre saranno resi noti i risultati della Piattaforma nazionale, che includeranno dati tecnici, linee guida e una road map. Il governo intende concentrarsi su impianti modulari di terza e quarta generazione, escludendo l’utilizzo di centrali nucleari di grandi dimensioni come in Francia e Germania. L’ambizioso obiettivo di realizzare un impianto a fusione nucleare entro il 2050 è attualmente in una fase molto preliminare di ricerca.
Il governo prevede la creazione di una nuova società statale per gestire il nucleare italiano attraverso la Piattaforma per un nucleare sostenibile, che avrà un ruolo tecnico-consultivo e di presidio delle competenze nel settore nucleare del Paese.
Un aspetto cruciale legato al progetto è la mancanza di un deposito nazionale per i rifiuti radioattivi, un obbligo non solo verso l’Unione Europea. Attualmente sono state individuate 51 aree, ma vi sono movimenti di protesta contro la realizzazione dei siti di stoccaggio. La procedura per la Valutazione Ambientale Strategica è ancora in corso, con l’obiettivo di offrire benefici economici e di sviluppo territoriale alle comunità coinvolte. Si prevede che l’autorizzazione per il Deposito Nazionale arriverà nel 2029, con l’entrata in funzione prevista entro il 2039.
In attesa del deposito nazionale, verranno utilizzati i depositi esistenti in Italia, con l’intenzione di ammodernarli e potenzialmente ampliarli per gestire in sicurezza i rifiuti radioattivi. L’obiettivo è anche il ritorno in Italia dei rifiuti ad alta attività attualmente all’estero per il riprocessamento.
La tecnologia che l’Italia spera di adottare per risolvere il problema si basa sul raffreddamento del combustibile nucleare con piombo liquido e sulla trasformazione delle scorie in nuovo combustibile all’interno dei reattori. Diversi Paesi stanno investendo nello sviluppo di questi nuovi reattori, con un aumento del prezzo dell’uranio che indica un crescente interesse per l’energia nucleare a livello globale.
La Cina è in prima linea con la costruzione di numerosi reattori, seguita dagli Stati Uniti dove si sta assistendo a un rinnovato interesse per l’energia nucleare. Microsoft ha annunciato un accordo per riavviare un’unità di potenza per alimentare i data center. La corsa al nucleare è dunque in pieno sviluppo a livello mondiale.